La notte più
scintillante, glamour, attesa di tutto l’anno cinematografico è arrivata e
passata, ma non di certo inosservata!
Iniziamo con
il Red Carpet: puro svago, interamente orchestrato per deliziare i non VIP, la
lunga lunga passerella scarlatta sulla quale le celebrities di Hollywood si
fanno immortalare.
Nulla è
lasciato al caso, non un capello né un dettaglio: ammiriamo in tutto il loro
splendore alcuni protagonisti della serata.
La sirena Priyanka Chopra, la statuaria Charlize Theron, Brie Larson e l’eterea
Cate Blancett, Sophie Turner, la Belle Alicia Vikander e Reese Witherspoon, la stroboscopica Naomi Watts, la sobria Lady Gaga e Jennifer Garner, Julianne Moore, Rachel McAdams, Jennifer Lawerence e un’irriconoscibile senza sangue Jennifer Jason Liegh.
Kate Winslet, Kerry Washington, Olivia Wilde, Rooney Mara belle, ma non particolarmente convincenti (l'ultima, in particolare, forse avrebbe fatto meglio a vestire nuovamente i panni "acqua e sapone" del suo personaggio del film Carol, piuttosto che puntare su una acconciatura a dir poco raccapricciante!).
Tra gli
uomini più eleganti e glamour: i nominati Leonardo DiCaprio (col suo immancabile completo Armani), Eddie Redmayne (che con tanta autoironia ha ammesso di morire di caldo con la sua giacca di velluto!),
Michael Fassbender, Matt Damon, Mark Ruffalo e Sam Smith, il maestro Morricone
e il camaleontico Jared Leto.
Il più
elegante ed affabile protagonista? Il giovanissimo Jacob Tembley, che sfila con
non chalance sul tappeto rosso, conquistando colleghi, giornalisti e fotografi.
Tema
centrale della serata è stata la polemica #Oscarsowhite, tirato più volte in
ballo dal padrone di casa Chris Rock e dai vari ospiti e premiati che si sono
affaccendati sul prestigioso palco del Dolby Theatre.
La cerimonia
degli Oscar non è solo fatta di premiazioni, ma anche di momenti di
intrattenimento: l’emozionante esibizione di Sam Smith con “Writing’s on the
wall”, la sensuale “Earned it” di The Weekend, quella commovente e sensibile di
Lady Gaga con “ ‘Til it happens to you” accompagnata sul palco da persone in
passato vittime di abusi.
L’ingresso
di BB8, R2D2 e C3PO manda in visibilio il giovanissimo Jacob Tremblay: rende
nota la sua passione per Star Wars sul red carpet mostrando i suoi gemelli a
forma di Millennium Falcon e le calze a tema SW. Il web si è scatenato alla sua vista e si direbbe quasi che fosse alla cerimonia per SW, piuttosto che per Room!
Momento di
intensa commozione per tutti gli spettatori, vicini e lontani, è il video
Memorial per i tanti artisti che ci hanno lasciato nel corso di quest’ultimo
anno: sulle note di “Blackbird” cantata da Dave Grohl (Foo Fighters), tra i
tanti ricordiamo Alan Rickman, Christopher Lee, David Bowie, Leonard Nimoy e il
“nostro” Ettore Scola.
Non mancano
anche gli interventi “istituzionali”: il vicepresidente degli Stati Uniti Joe
Biden, accolto con una standing ovation, alla quale risponde “sono la persona
meno qualificata per stare qui”, lancia un messaggio contro la violenza
sessuale nei college.
L’intervento
della presidente afroamericana dell’Academy Cheryl Boone Isaac ha come
messaggio “no alle discriminazioni, sì al rispetto delle diversità”
Nel suo discorso sottolinea come “gli Oscar celebrano i narratori che hanno avuto la possibilità di
lavorare nel cinema ma da questa opportunità deriva anche una responsabilità, i
nostri pubblici sono vari e quindi anche la nostra offerta dovrebbe essere
diversificata. Tutti quelli che hanno un ruolo a Hollywood dovrebbero contribuire
al cambiamento”.
Ma ora
passiamo al fulcro della cerimonia: i VINCITORI.
OSCAR ALLA MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Annunciato
da Charlize Theron e Jamie Blunt, salgono sul palco a ritirare il premio Josh
Singer (sceneggiatore) e Tom McCarthy (sceneggiatore e regista).
Il film
racconta la storia del team di giornalisti del “Boston Globe” che tra il 2001 e
il 2002 indagarono e portarono alla luce i raccapriccianti racconti di abusi su
minori ad opera di sacerdoti della diocesi di Boston.
La
caparbietà che si scontra con l’omertà, l’incredulità che si scontra con la
verità.
OSCAR ALLA MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Il duo Ryan Gosling e Russel Crowe premiano il film basato sul libro di
Michael Lewis “The Big Short - Il grande scoperto”.
Sicuramente la guerra non era semplice, visto che tutti i candidati si basavano su sceneggiature non originali molto convincenti, ma "La grande scommessa" ha sbaragliato la concorrenza.
OSCAR AL MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
- Jennifer Jason Leigh The Hateful Eight
- Rooney Mara Carol
- Rachel McAdams Il caso Spotlight
- Alicia Vikander The Danish Girl
- Kate Winslet Steve Jobs
La bella Alicia, foderata in un abito giallo che ricorda molto Belle di
“La bella e la bestia” conquista la statuetta per la sua interpretazione di
Gerda Wegener, moglie e compagna fedele del pittore Einar Wegener (interpretato
da Eddie Redmayne) nella pellicola The Danish Girl (trovate la recensione qui).
Intensa, emozionante e partecipata raffigurazione di una donna che
sembra aver compreso il significato della formula “nella buona e nella cattiva
sorte”.
A consegnare la statuetta J.K.Simmons, vincitore nella scorsa edizione
del premio come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione in
Whiplash.
Niente statuetta per Kate Winslet, vincitrice del Golden Globes per
aver (ri)portato al grande schermo il personaggio di Joanna Hoffman, membro
originale sia del team Macintos che del team NeXT, l’unica persona in grado di
sopportare l'eccentrico Steve Jobs, sostenerlo, pur rimanendo allo stesso tempo inflessibile.
OSCAR AI MIGLIORI COSTUMI
- Carol Sandy Powell
- Cinderella Sandy Powell
- Mad Max: Fury Road Jenny Beavan
- The Danish Girl Paco Delgado
- The Revenant Jacqueline West
OSCAR ALLA MIGLIOR SCENOGRAFIA
- Il ponte delle spie
- Mad Max: Fury Road
- The Danish Girl
- Sopravvissuto - The Martian
- Redivivo – The Revenant
OSCAR AL MIGLIOR TRUCCO
- Mad Max: Fury Road Leslie Vandewalt, Elka Wanderga e Damian Martin
- The Revenant Siân Grigg, Duncan Jarman e Robert Pandini
- The 100-Year-Old Man Who Climbed out the Window and Disappeared Love Larson e Eva von Bahr
OSCAR ALLA MIGLIOR FOTOGRAFIA
- Carol Ed Lachman
- Mad Max: Fury Road John Seale
- Sicario Roger Deakins
- The Hateful Eight Robert Richardson
- The Revenant Emmanuel Lubezki
OSCAR AL MIGLIOR MONTAGGIO
- Mad Max: Fury Road
- Spotlight
- Star Wars: Il risveglio della Forza
- La grande scommessa
- Redivivo - The Revenant
OSCAR AL
MIGLIOR SONORO
- Mad Max: Fury Road Mark Mangini
- Sicario Alan Robert Murray
- Star Wars: Il risveglio della Forza Mattew Wood and David Acord
- The Martian Oliver Tarney
- The Revenant Martin Hernandez and Lon Bender
OSCAR AL MIGLIOR MONTAGGIO SONORO
- Il Ponte delle Spie
- Mad Max: Fury Road
- Star Wars: il risveglio della Forza
- Sopravvissuto – The Martian
- Redivido – The Revenant
Incetta di
Oscar “tecnici” per Mad Max: Fury Road, nelle sale trent’anni dopo l’ultimo
film della trilogia cinematografica diretta sempre da George Miller.
Con 6
statuette vinte, a fronte delle 10 candidature, si attesta come film più
premiato degli 88esimi Academy Awards (al quinto posto nella classifica dei
film che hanno ricevuto più Oscar senza essere miglior film dell’anno).
- Ex Machina
- Mad Max: Fury Road
- The Martian
- The Revenant
- Star Wars: Il risveglio della forza
Sicuramente una premiazione inaspettata, visto che i più "gettonati" potevano considerarsi "The Martian" (recensione qui) o anche "Star Wars" (che invece ha fatto un flop in questa 88esima edizione). Sicuramente però Ex Machina ha comunque meritato l'Oscar, soprattutto per i straordinari effetti speciali utilizzati su Alicia Vikander al fine di darle un perfetto "aspetto da robot". Se poi consideriamo tutta la parte finale del film, con la sua trasformazione da macchina a "donna", allora è facile comprendere il merito dell'Oscar.
OSCAR AL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO D'ANIMAZIONE
Il Palco degli Academy si movimenta durante la premiazione del miglior cortometraggio d'animazione. Presentatori
d’eccezione: i Minions! Kevin, alle prese con un microfono capriccioso e con un Bob ed uno Stuart sempre deliziosi, con la parlantina caratteristica in grado di stendere i fan per le risate, annuncia la vittoria di "Bear Story".
OSCAR AL MIGLIOR FILM DI ANIMAZIONE
- Anomalisa
- Boy and the wood
- Inside Out
- Shaun – Vita da pecora: Il film
- Quando c'era Marnie
Quale
occasione migliore del premio al miglior film di animazione per celebrare il ventesimo anniversario di Toy Story?
A consegnare
il premio ai produttori di Inside Out sono
stati proprio Woody e Buzz Lightyear, confermando la vittoria ai Golden Globes. L'idea è stata a dir poco geniale: non solo abbiamo visto Buzz e Woody presentare in maniera impeccabile il vincitore, aiutati dai fedeli alieni verdi con tre occhi, ma li abbiamo anche visti tornare inanimati non appena sono saliti sul palco gli umani! Perché si sa, i giocattoli non possono farsi vedere quando tornano in vita!
Il premio
(meritatissimo) va al film d’animazione e campione d’incassi, che ha
sbaragliato la concorrenza e conquistato il cuore di grandi e piccini.
Lo trovate
recensito qui.
OSCAR AL MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
- Christian Bale La grande scommessa
- Tom Hardy The Revenant
- Mark Ruffalo Il caso Spotlight
- Mark Rylance Il Ponte delle Spie
- Sylvester Stallone Creed
Delusi coloro che si aspettavano un premio per Stallone, per la sua
interpretazione che chiude il cerchio dei film sul celebre pugile
italo-americano.
L’ambita statuetta finisce nelle mani di Mark Rylance per la sua parte
nel thriller spionistico di matrice storica di Steven Spielberg.
Lo rivedremo presto nell’adattamento cinematografico del romanzo di
Roald Dahl “Il GGG – Il gigante gentile”, sempre diretto da Spielberg.
OSCAR AL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO
- A Girl In The River: The Price of Forgiveness
- Body Team 12
- Chau, Beyond the Lines
- Claude Lanzmann: Spectres of Shoa
- Last Day of Freedom
OSCAR AL MIGLIOR DOCUMENTARIO
- Amy
- Cartel Land
- The Look of Silence
- What Happened, Miss Simone?
- Winter on Fire: Ukraine’s Fight For Freedom
OSCAR AL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
- Ave Maria
- Day One
- Everything Will Be OK
- Shok
- Stutterrer
OSCAR AL MIGLIOR FILM STRANIERO
- El abrazo del serpiente (Colombia)
- Mustang (Francia)
- Il figlio di Saul (Ungheria)
- Theeb (Giordania)
- A War (Danimarca)
OSCAR ALLA MIGLIOR COLONNA SONORA
- Jóhann Jóhannsson Sicario
- Carter Burwell Carol
- Thomas Newman Il ponte delle spie
- Ennio Morricone The Hateful Eight
- John Williams Star Wars: Il risveglio della forza
Standing ovation per il maestro Morricone, già vincitore del Golden Globe
per la colonna sonora dell’ultima fatica di Tarantino.
Dopo 5 nomination non premiate e l’Oscar alla carriera, consegnato nel
2007 da Clint Eastwood, all’età di 87 anni giunge (finalmente) un premio per un
suo lavoro. Le sue emozionate parole:
“Ringrazio l'Academy per questo prestigioso riconoscimento - ha
detto Morricone - il mio pensiero va agli altri premiati, in particolare allo
stimato John Williams (autore della colonna sonora di Star Wars, suo 50esima nomination). Non c'è musica
importante senza un grande film che la ispiri. Ringrazio Quentin Tarantino per
avermi scelto, Harvey Weinstein e tutto il team che ha reso possibile questo
straordinario film. Dedico questa musica e questa vittoria a mia moglie Maria”.
OSCAR ALLA MIGLIOR CANZONE
- Earned It Cinquanta Sfumature di Grigio
- Manta Ray Racing extinction
- Simple Song #3 Youth
- ‘Til It Happens To You The Hunting Ground
- Writing’s On The Wall Spectre
A tre anni
dalla vittoria di Adele con “Skyfall”, un’altra vittoria per una title track
dei film di James Bond.
A trionfare
Sam Smith e Jimmy Napes, che ricevono la statuetta dalle mani dei vincitori
uscenti – Common e John Legend per “Glory”.
Nel suo
discorso alla consegna del premio, Sam Smith dedica la sua vittoria a tutta la
comunità LGBT.
E ormai intorno alle cinque del mattino, ora italiana, è tempo per i premi più importanti e soprattutto più discussi, quelli alla miglior regia, alla migliore attrice protagonista, al migliore attore protagonista e al miglior film.
OSCAR AL MIGLIOR REGISTA
- Adam McKay La Grande Scommessa
- George Miller Mad Max: Fury Road
- Alejandro G. Iñárritu The Revenant
- Lenny Abrahamson Room
- Tom McCarthy Il caso Spotlight
E dopo l'Oscar alla migliore fotografia, arriva finalmente la seconda statuetta per il film "The Revenant" (recensione qui), consegnata ad Alejandro G. Iñárritu da J.J. Abrams. Il regista aveva già portato sul palco degli Academy Awards, l'anno precedente, un film da Oscar, "Birdman" che vinse come miglior film.
E a questo punto, ci si comincia a chiedere se "The Revenant" farà la tripletta con Di Caprio!
OSCAR ALLA MIGLIOR ATTRICE
- Cate Blanchett Carol
- Brie Larson Room
- Jennifer Lawrence Joy
- Charlotte Rampling 45 Anni
- Saoirse Ronan Brooklyn
È il momento della migliore attrice protagonista ed il premio, consegnato da Eddie Redmayne, va ad una bravissima ed intensa Brie Larson che in "Room" interpreta i panni di una donna tenuta prigioniera dal suo aguzzino per diversi anni, dal quale ha avuto anche un figlio (interpretato dal già citato Jacob Tremblay) e che riesce a fuggire cercando di ricostruire una vita per sé e per il suo bambino. Se tanti avevano sperato per Cate Blanchett, la Larson è stata colei che ha convinto maggiormente la giuria degli Academy.
- Bryan Cranston Trumbo
- Matt Damon The Martian
- Leonardo DiCaprio The Revenant
- Michael Fassbender Steve Jobs
- Eddie Redmayne The Danish Girl
E il momento di cui si discuteva da mesi è finalmente arrivato e con lui la statuetta tanto desiderata per Leo! Il web non aveva avuto un attimo di tregua e straripava di meme e vignette comiche sulla reazione di Di Caprio ad una eventuale vittoria o ad una ennesima sconfitta.
C'è da dire però che il momento reale ha superato di gran lunga qualsiasi aspettativa perché è stato molto emozionante assistere alla standing ovation della platea (che ha visto alzarsi in piedi, tra i primi, Eddie Redmayne, considerato il degno rivale per questa 88esima edizione), all'applauso commosso di Kate Winslet e all'abbraccio fraterno fra i due (che, inutile dirlo, ha scatenato una seconda ondata di vignette sui social!) e al discorso di ringraziamento di Di Caprio che ha voluto lanciare un appello per la difesa del pianeta, tema a lui sempre molto caro.
La premiazione è avvenuta per mano di una bellissima ed elegante Julianne Moore, vincitrice del premio come miglior attrice protagonista col film "Still Alice" nella scorsa edizione. E ad applaudire al successo di Leonardo c'è anche l'inseparabile orso!!!
- La Grande Scommessa
- Il Ponte delle Spie
- Brooklin
- Mad Max: Fury Road
- The Martian
- The Revenant
- Room
- Il caso Spotlight
E quasi al termine della serata, arriva il momento clou con la premiazione per il miglior film. Morgan Freeman (sempre più affascinante ogni anno che passa ed invecchia!) è il presentatore per questo ultimo Oscar, che va al film "Il caso Spotlight".
L'intero cast sale sul palco e il discorso di ringraziamento diventa un appello al Papa affinché non vengano sotterrate e giustificate le vicende piene di ombre denunciate nel film. Molto emozionante è stato vedere in platea alcuni dei "veri" personaggi, come il vero Michael Rezendes che nel film è interpretato da un bravissimo Mark Ruffalo (che vediamo a dir poco entusiasta sul palco!).
Quando in Italia scoccano le sei di mattina l'88esima edizione degli Academy Awards volge al termine. Tante sorprese, alcune delusioni e altre meritate conferme hanno caratterizzato questa nottata e noi swappine siamo state felici di viverla in diretta per raccontarvela!
Vicky e Giorgia
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