venerdì 17 giugno 2016

L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome - Alice Basso

TITOLO: L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
AUTORE: Alice Basso
EDITORE: Garzanti
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2015
PAGINE: 271
PREZZO: 14,90 euro
GENERE: Narrativa
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RECENSIONE DI: Chiara
VOTO★★★★

In molti amano l'odore della carta.
Alcuni ne vanno proprio pazzi. Quando comprano un libro, se lo avvicinano al naso e aspirano forte chiudendo gli occhi. Talvolta mugolano. Se entrano in una biblioteca, inspirano a pieni polmoni come fossero in alta montagna, poi estraggono un vecchio volume dal primo scaffale e ci tuffano la faccia con l'intenzione apparente di baciarlo.

Vani è una ghostwriter per un'importante casa editrice torinese. Scrive libri per altri. Gli autori devono solo fornirle l'idea principale e lei riempie interi libri con le stesse parole che avrebbero usato loro.
Poi, un giorno il suo capo le fa incontrare Riccardo, autore di successo in preda a una crisi di ispirazione, di cui Vani dovrà scrivere il nuovo romanzo. Inaspettatamente tra loro due nasce subito una forte intesa che va anche al di là del semplice rapporto di lavoro.
Nel frattempo, una delle autrici per cui Vani sta scrivendo un nuovo libro scompare misteriosamente e lei si ritrova, così, a collaborare con la polizia per ritrovarla.

lunedì 13 giugno 2016

Schegge di me - Tahereh Mafi

TITOLO: Schegge di me
AUTORE: Tahereh Mafi
EDITORE: Rizzoli
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2012
PAGINE: 364
PREZZO:  17,00 euro
GENERE: Distopico
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RECENSIONE DI: Chiara
VOTO:★★★

Sono rinchiusa da 264 giorni. A tenermi compagnia ci sono solo un quadernetto, una penna malridotta e i numeri che mi frullano nella testa. 1 finestra. 4 pareti. 15 metri quadrati di spazio. 26 lettere di un alfabeto di cui non mi sono mai servita nel corso di 264 giorni di isolamento.
6336 ore dall'ultima volta che ho toccato un essere umano.

È da 264 giorni che Juliette è rinchiusa in una cella di un manicomio senza aver alcun contatto col mondo esterno e questo perché lei ha un terribile potere: il suo tocco causa un indicibile dolore nelle persone e, in alcuni casi, la morte.
Ma poi, un giorno, l’isolamento cessa e nella sua cella arriva un ragazzo, Adam, che non è a conoscenza delle capacità di Juliette e che, quindi, non cerca di starle il più lontano possibile e, in breve tempo, lei scopre che il suo tocco su Adam non ha alcun effetto.
Tuttavia, proprio mentre pensa di potersi iniziare a fidare, le cose cambiano e Juliette viene portata via dal manicomio da un militare, Warner, che dice di avere dei progetti per lei.

lunedì 6 giugno 2016

22.11.63 1x05 The Truth SPOILER

8 Aprile 1963

Sadie esce sconvolta da casa di Jake: qualcuno ha piazzato il nastro con la registrazione dell'intimità di Lee e Marina nel seminterrato con il preciso scopo di mettere Jake in cattiva luce con Sadie? O forse spingerlo a confessare la verità?
Inorridita dalle sue bugie se ne va.

Richiamato dal preside come uno scolaretto beccato a imbrattare i muri della scuola, Jake si trova costretto ad abbandonare l'insegnamento a Jodie, visto il suo comportamento alquanto bizzarro. Nessuna possibilità di giustificarsi, nessuna occasione per redimersi.

Ricompare Al in un flashback: ci racconta di come non abbia visto Lee puntare il fucile contro il Generale Walker e che consiste proprio in questo la prima missione di Jake (e Bill): scoprire se è stato davvero Lee - e solo lui -  a premere quel grilletto.
Siamo giunti al giro di boa ed è tempo di dirimere la questione: Lee è il capro espiatorio di un complotto messo in atto dalla CIA o solo un povero matto solitario?
Con un appostamento nel luogo dal quale presumibilmente Lee farà esplodere il colpo indirizzato al suo nemico, Jake e Bill stabiliscono il loro piano d'azione.
Bill si rivela un po' meno stupido rispetto alle puntate precedenti e da voce agli interrogativi che anche noi ci siamo posti: perchè uccidere il Generale Walker se anche lui, come Lee e George de Morehschildt, è contro JKF? Perchè farli fuori entrambi? L'attentato a Walker è una prova prima del "chi è di scena" con Kennedy, o una mossa dettata da precisi intenti?
A Jake tutte queste domande non interessano, non importa capire perché Lee spara, ciò che conta è capire SE lui spara. 
Tutto il resto è noia.