venerdì 29 settembre 2017

Philomena - Martin Sixsmith

TITOLO: Philomena
AUTORE: Martin Sixsmith
EDITORE: Piemme
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2009
PAGINE: 457
PREZZO: 18,50 euro
GENERE: Biografico
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RECENSIONE DI: Chiara
VOTO★★★★


Nel 1952 Philomena, una giovane ragazza irlandese, rimane incinta e, poiché è una cosa considerata inaccettabile per una ragazza nubile di quel tempo, viene inviata in un convento dove dà alla luce un bambino, Anthony. Resta con lui per 3 anni, tempo che le suore chiedono come “pagamento” per l’ospitalità. Finché, un giorno, non le impongono di firmare dei documenti che servono per dare in adozione Anthony a una famiglia americana. Da anziana, Philomena si rimetterà sulle sue tracce.

Big Little Lies

Titolo originale: Big Little Lies
Paese: Stati Uniti
Anno: 2017
Genere: Dramma, Thriller, Commedia
Stagione: 1
Episodi: 7
Durata: 60 min (episodio)  
Ideatore: David E. Kelley
Interpreti e Personaggi: Nicole Kidman (Celeste Wright), Resee Witherspoon (Madeleine Mackenzie), Shailene Woodley (Jane Chapman), Alexander Skarsgard (Perry Wright), Laura Dern (Renata Klein), Adam Scott (Ed Mackenzie), Zoe Kravits (Bonnie Carlson), James Tupper (Nathan Carlson), Jeffrey Nordling (Gordon Klein).
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RECENSIONE DI: Roby
VOTO★★★★



Big Little Lies è una miniserie americana, ispirata all’omonimo libro, (Piccole grandi bugie di Liane Moriarty, edizione italiana Mondadori) composta da sette puntate e mandata in onda negli Stati Uniti nel febbraio 2017 ed in Italia ad aprile dello stesso anno.
Racconta la storia di tre donne, amiche, mogli, madri, alle prese con le sfide della vita quotidiana ed un omicidio.

Come sia stato commesso l’omicidio, che ci viene presentato già compiuto all’inizio della prima puntata, verrà svelato solo nell’ultima scena dell’ultima puntata. Ciò che ha portato a compierlo e chi sia stato a farlo è invece raccontato in tutto il resto della serie attraverso le complicate storie delle protagoniste ed i continui viaggi temporali.
Tra tradimenti, abusi e insicurezze, la serie si addentra sempre di più nella vita delle sue protagoniste che, prima ancora di essere madri e mogli, sono donne e, come tali, hanno il bisogno prima di tutto di essere se stesse, di realizzarsi e di far sentire la propria voce ed avere la propria indipendenza e  giustizia.

Ad accrescere la bellezza di questa serie sono le attrici protagoniste che, lontane dai riflettori hollywoodiani, hanno deciso di dedicarsi a questo progetto regalandogli spessore ed intensità.
Stiamo parlando di Nicole Kidman, che interpreta Celeste, ex avvocato, madre di due gemelli e moglie di un marito violento; Resee Witherspoon, che interpreta Madeline, madre di una bambina e di una adolescente , e Shailene Woodley,  che interpreta Jane, ragazza madre di un dolce bambino nato da uno stupro.
La serie ha immediatamente entusiasmato i telespettatori e vinto cinque Emmy Awards, nella categoria Miniserie o film TV, come Miglior miniserie, Miglior regia, Miglior attrice (Nicole Kidman) , Miglior attrice non protagonista (Laura Dern) e Miglior attore non protagonista (Alexander Skarsgard).

Sono rimasta affascinata dalla maestria con cui l’intera serie è stata costruita. Con continui flashback, tassello dopo tassello, si ricompone l’intera storia che all’inizio ci viene presentata con il solito clichè americano: un omicidio e tre amiche che prendono un caffè in un bar, ma che poi diventa sempre più coinvolgente ed appassionante.
L’irregolarità temporale crea suspance ad una storia che già di per sé invoglia lo spettatore a voler sapere sempre di più.  Le sette puntate volano via in poco tempo, nonostante ciascuna duri quasi un’ora.
Personalmente non ho minimamente sospettato chi fosse la persona che ha perso la vita, qualche idea invece sul colpevole  l’ho avuta. Ho apprezzato l’interpretazione di tutti, anche se in verità ho odiato il personaggio di Renata, interpretata da Laura Dern.
La sua voce isterica e i suoi pantaloni a zampa di elefante mi hanno fatto spesso perdere la pazienza :D
Consiglio questa serie a chi ha voglia di scoprire le dinamiche di un crimine e conoscere la vera forza delle donne. Non nascondo che probabilmente Big little lies può attirare un pubblico soprattutto femminile, ma non escludo che la trama e le protagoniste possano interessare anche i telespettatori maschietti.
Roby