«Ho scelto il FULMINE perché è contemporaneamente il passaggio tra il cielo e la terra, energia, elettricità, rapidità, meraviglia, velocità, luce nella notte ma è anche una CREPA che dichiara la nostra fragilità che, dinamica e pericolosa, dichiara uno stato di assoluta precarietà delle cose. Avevo in mente i grandi palchi dei concerti che mi hanno fatto impazzire, i giganteschi spazi degli U2, o gli spettacoli come quelli di Springsteen, e quella cosa che riesce a trasformare uno stadio in uno spazio intimo dove è possibile il CONTATTO. »
Lorenzo, durante il tour estivo, non ha lasciato nulla al caso: vista l'enorme cura dei dettagli, la straordinaria performance e l'energia rilasciata attraverso la sua musica non posso non pensare che il tour autunnale possa essere ancor più strepitoso.
Non ero mai stata ad un concerto di Jovanotti, ma i commenti che sentivo erano sempre gli stessi:
"Lorenzo ha una marcia in più."
"Vai ad un suo concerto, poi dimmi, non te ne pentirai!"
"Come lui sa stare sul palco, nessuno mai."
Quando ho avuto l'occasione di poterlo vedere dal vivo non me lo sono fatta ripetere due volte, ci sono andata e lo ammetto; lo rifarei un altro milione di volte.
"Lorenzo ha una marcia in più."
"Vai ad un suo concerto, poi dimmi, non te ne pentirai!"
"Come lui sa stare sul palco, nessuno mai."
Quando ho avuto l'occasione di poterlo vedere dal vivo non me lo sono fatta ripetere due volte, ci sono andata e lo ammetto; lo rifarei un altro milione di volte.
L'8 luglio era una di quelle giornate estremamente calde in quel di Bologna: temevo che l'attesa fino alle 21.00 mi avrebbe logorata, stancata invece mi sono dovuta ricredere. Lorenzo ha pensato a tutto: in primis a come tenerci compagnia in quelle ore caldissime tra un'esibizione di Salmo e un'altra di un talentuosissimo Ed Menichella e tante foto, l'ora X arriva e sono più carica che mai.
Lo spettacolo comincia - perché qui non si parla solo di un semplice concerto - con un video dal futuro: Lorenzo ci parla dal 2184 e poi canta. Ma non è che canta e basta, il suo è un dialogo più che altro, un dialogo che dura due ore e mezza di puro contatto e di pura energia.
Quello che mi ha colpito di più è che Jova canta, parla, salta e vive come se non ci fosse un domani: sembra che voglia lasciare a noi terresti stanchi e pigri una lezione di vita, sembra voglia farci capire che la vita è una, che quella notte può essere l'ultima in cui salterai come un pazzo, quindi.. Saltiamo!
Tra Penso positivo e Sabato abbiamo ballato, ci siamo scontrati, abbiamo urlato a squarciagola, ci siamo resi ridicoli, ma non era importante: quella era la notte dei desideri e l'impossibile era a portata di mano.
Come accennavo all'inizio la cura nei particolari è quasi maniacale: dai vestiti alle scarpe (anche dei mitici musicisti che lo accompagnano nei vari tour), dai video alla scenografia, dalla musica alle luci; tutto era perfetto.
Il lavoro fatto in tutti gli anni per preparare tutto - perché ve lo assicuro, dietro ad un concerto così c'è un grande lavoro - mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta, non ho mai finito di stupirmi.
Il lavoro fatto in tutti gli anni per preparare tutto - perché ve lo assicuro, dietro ad un concerto così c'è un grande lavoro - mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta, non ho mai finito di stupirmi.
Dopo le immortali Il più grande spettacolo dopo il Big Bang, L'ombelico del mondo Lorenzo diventa "serio" e si lascia andare ad una performance de L'astronauta da brividi.
Forse quello è stato l'unico momento in cui ci siamo fermati un attimo, abbiamo smesso di ballare e abbiamo solo cantato: tanti cuori che battevano all'unisono così forte da non sentire le parole.La fine del concerto è stata una festa: da una dolcissima Come musica ci siamo scatenati con Tensione evolutiva fino a strapparci le corde vocali con Gli immortali e Ti porto via con me.
Se dovessi descrivere questo spettacolo con tre parole direi senz'ombra di dubbio: energia, vita, eterna giovinezza.
Stupendo anche il richiamo all'infanzia, alla gioventù con le immagini di Finn e Jake di Adventure Time e dell'alieno Oscar del celebre cartone animato Tommy e Oscar.
Più che meravigliosi sono stati anche tutti coloro che hanno collaborato con Jova: Fiorello, Carlo Conti, i musicisti (simpaticissimo Saturnino) e tutti coloro che hanno reso possibile questo meraviglioso spettacolo.
Particolarmente suggestivo è stata l'illustrazione del dialogo tra la bionda e il gorilla della canzone Sabato, illustrati dal fumettista Davide Toffolo.
Purtroppo non è facile spiegare a parole come ci si possa sentire, non è facile per me spiegare quanto sono stata bene e quanto sono riuscita a sentirmi veramente viva: l'unico modo per farlo sarebbe rivivendo quella notte.
Sarà possibile farlo quando uscirà il dvd di questo tour (qui un'anteprima di Lorenzo Negli Stadi) oppure, per chi può, quando comincerà il tour invernale.
Correte a comprare il vostro biglietto per Lorenzo nei Palazzi dello Sport, non ne rimarrete delusi!
Soddisfatti o vi rimborso io! ;-)
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