AUTORE: Markus Zusak
EDITORE: Frassinelli
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2015
PAGINE: 403
PREZZO: 17,90 euro
GENERE: NarrativaPREZZO: 17,90 euro
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RECENSIONE DI: Chiara
VOTO: ★★★★★
Non si può mai sapere. Un giorno, alcune persone selezionate potrebbero affermare: “Sì, a diciannove anni Dylan stava raggiungendo il successo. Dalì era sulla buona strada per diventare un genio e Giovanna d’Arco fu bruciata sul rogo perché era la donna più importante della storia…E a diciannove anni Ed Kennedy trovò la prima carta da gioco nella cassetta delle lettere”.
Ed Kennedy è una persona normalissima che fa un lavoro che detesta, in una città che non sopporta, solo per poter restare vicino alla ragazza che ama (anche se non ricambiato). In famiglia le cose non vanno meglio: suo padre è morto e sua madre ce l’ha sempre con lui. In sostanza, Ed conduce una vita abbastanza monotona e ripetitiva, trascorrendo le giornate tra il suo lavoro di tassista e giocando a carte con gli amici, finché un giorno, più per fortuna che per altro, sventa una rapina diventando, così, l’eroe del giorno. Da quel momento inizia a ricevere per posta delle carte su cui sono scritti dei misteriosi messaggi che lo conducono verso una sorta di “missioni” che Ed deve portare a termine. E mentre lui comincia, per qualche strana ragione, a “obbedire” alle carte, inizia anche a domandarsi chi ne sia il mittente e per quale motivo stia facendo tutto ciò.
Per la seconda volta, dopo “Storia di una ladra di libri”, Zusak ha creato un romanzo davvero degno di nota e lo ha fatto, di nuovo, con il suo stile unico. Infatti, mentre di solito, leggendo, osserviamo gli avvenimenti del libro da spettatori esterni, o magari anche dal punto di vista dei personaggi, celandoci, tuttavia, a loro, in questo romanzo il protagonista è consapevole dei lettori e dialoga spesso con noi (un po’ come faceva la Morte in “Storia di una ladra di libri”), commentando le sue stesse vicende o chiedendoci consiglio, come, per esempio, in questo passaggio:
Vi domando: Che cosa fareste al posto mio? Ditemelo. Per favore!
Ma voi siete lontani. Le vostre dita girano queste pagine bizzarre che in qualche modo collegano la mia vita alla vostra. I vostri occhi sono al sicuro. Questa storia occupa solo alcune altre centinaia di pagine della vostra mente.
Per me, invece, è qui. È adesso.
A tutto ciò si aggiunge un pizzico di ironia (usata anche per sdrammatizzare le situazioni più difficili, come si può vedere dal comportamento assunto dai tre amici durante la rapina) che contribuisce a strappare un sorriso al lettore.
Tutto questo mix ha come risultato di appassionare, far entrare il lettore all'interno del libro, lasciare senza fiato e conquistare fin dalle primissime righe. Insomma…è una storia da leggere!
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