AUTORE: Jennifer L. Armentrout
EDITORE: Harlequin Mondadori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2015
PAGINE: 400
PREZZO: 14,90 euro
GENERE: Paranormal Romance
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RECENSIONE DI: Chiara
VOTO:★★★★☆
Mentre lo guardavo, attraverso le palpebre
socchiuse, mi resi conto di non sapere un bel niente. Non sapevo se sarei mai
potuta tornare a casa. Se ancora ce l’avevo, una casa. Non sapevo fino a che
punto ero stata tradita, se erano coinvolti anche gli altri che mi avevano
vista crescere. Non sapevo nemmeno ciò che il domani mi avrebbe riservato. Ma
sapevo che, per quanto improbabile possa sembrare, per il momento ero salva e
mi fidavo di Roth.
Layla
è per metà guardiana (creature, somiglianti ai gargoyle nel loro aspetto
originale, che hanno il compito di combattere i demoni) e per metà demone e non
ha mai conosciuto i suoi genitori. Adottata da piccola da un guardiano, Abbot,
Layla ha vissuto con lui e con suo figlio Zayne (per cui lei ha una cotta)
aiutando i guardiani nel loro compito.
Si,
perché Layla è capace di marchiare i demoni…basta un solo contatto e questi si
illuminano come lampadine agli occhi dei guardiani facilitando, così, il loro
compito di rintracciarli e ucciderli. Questa, però, non è la sua unica “dote”:
lei, infatti, è in grado di risucchiare l’anima di una persona uccidendola, il
tutto semplicemente baciandola, una condanna che le impedisce di avvicinarsi
alla gente. Poi, però, inaspettatamente, compare nella sua vita Roth, un
demone, che sembra avere avuto il compito di proteggerla…
La
Armentrout ha fatto centro di nuovo! Dopo la serie Lux e la serie Wicked (di
cui in Italia è uscito per il momento solo il primo volume “Lontano da te”)
anche questa serie si preannuncia entusiasmante come le altre. D'altronde,
ormai considero questa autrice come una garanzia; riesce sempre a entusiasmare
fin dalle prime pagine e, spesso, lascia senza fiato nelle ultime.
L’unica
critica che potrei farle è che i protagonisti dei suoi vari libri mi sembrano
sempre uguali: i loro atteggiamenti e, a volte, persino i loro gesti sembrano essere
sempre gli stessi. Tuttavia, nonostante questo, non si può non amarli (anche se
ammetto che questa volta Zayne non mi è andato proprio a genio…ho sicuramente
tifato molto più per Roth)!
A
parte questa piccola nota, il libro mi è piaciuto molto e spero di leggere al
più presto il secondo volume “Freddo come la pietra”.
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