"Io sono un diamante grezzo, una lettrice pedestre, un'analfabeta"
È
così che si definì in un'intervista Carmen Balcells, una donna che ha cambiato il mondo dell'editoria e permesso che si realizzasse la storia della letteratura, a dispetto delle sue smentite, nelle quali affermava
di essere “niente di particolare”.
Un
donna lungimirante, volitiva, combattiva, straordinaria, che ha fatto sì che
anche noi potessimo conoscere ed amare grandi scrittori: Gabriel García Márquez,
Mario Vargas Llosa, Camilo José Cela, Miguel
Ángel Asturias, Vicente Aleixandres e Pablo Neruda (tutti vincitori del Premio
Nobel), ma anche Julio Cortázar, Manuel Vásquez Montalbán e Isabel Allende.
Nata in un piccolo paese catalano di appena 100 anime il 9 agosto del 1930, a sedici anni si trasferì con la famiglia a Barcellona,
dove fece mille diversi lavori nessuno dei quali aveva lontanamente a che vedere
con la letteratura.
La sua avventura in questo mondo inizia nel 1955 presso l’agenzia letteraria
ACER, e continua con la fondazione nell'anno successivo della Agenzia
Letteraria Carmen Balcells.
Senza di lei, per noi lettori queste parole non avrebbero
avuto senso, perché non sarebbero arrivate alle nostre orecchie, sussurrando
storie magiche al di fuori del mondo, ma così immerse in esso da essere velo e specchio del mondo stesso.
Investita di numerosi premi, nel 2000 annunciò il suo
ritiro in veste ufficiale, veste che smise non appena ritornò nel suo studio da
dove ha continuato a omaggiarci con perle di rara bellezza.
Si è spenta ieri, 21 settembre 2015, all’età di 85 anni
una prometeica “superagente” .
¡Hasta pronto, Mamá Grande!
“Lentamente
muore chi non viaggia,
chi non
legge,
chi non
ascolta musica,
chi non
trova grazia e pace in sè stesso.” (Pablo Neruda)
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