AUTORE: Fulvio Ervas
EDIZIONE: Marcos y Marcos
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2012
PAGINE: 319
PREZZO: 17 euro
GENERE: narrativa
------------------------------------------------
RECENSIONE DI: Alessia
VOTO: ★★★★★
"Se ti abbraccio non aver paura" è la frase che papà Franco fa stampare su alcune magliette per suo figlio Andrea, un ragazzo autistico. La loro non è una storia semplice: è fatta di una diagnosi, tante terapie, troppe lacrime e altrettanti perché.
Franco, un Papà con la "P" maiuscola, nell'estate del 2010 non ha più voglia di ascoltare i medici e comincia con Andrea un'avventura strabiliante, talmente surreale che se non avessi visto Franco ed Andrea in carne ed ossa non ci avrei mai creduto: sono partiti per un viaggio attraverso gli Stati Uniti e l'America latina, semplicemente vivendola. I medici lo guardano con occhi sgranati, gli amici lo prendono per matto, ma Franco, per questa volta, non accetta i consigli di chi sembra essere più esperto di lui: ad Andrea quel viaggio farà bene.
Capitolo per capitolo, il lettore viene catapultato nei luoghi dove Franco ed Andrea si imbattono, si perdono, dove bucano le ruote della macchina, dove rimangono senza benzina: d'altronde viaggiare non è sempre facile, no?
"Per certi viaggi non si parte mai quando si parte. Si parte prima. A volte molto prima. Sono bastate poche parole: << Suo figlio probabilmente è autistico>>."
Io in quel viaggio mi ci sono catapultata, pagina dopo pagina, riemergendo ogni tanto nel mondo reale per farmi delle domande senza, purtroppo, trovare delle risposte.
Perché è così che ti lascia questo racconto: avido di risposte, e un po' col cuore spezzato.
Fulvio Ervas è stato bravissimo a trasformare il racconto di Papà Franco in un "viaggio di carta"; ciò che rende il tutto ancora più profondo sono i dialoghi al computer tra padre e figlio, riportati fedelmente, parola per parola.
Il viaggio di Franco e Andrea è fatto di speranza, amore, disperazione, tristezza, ma soprattutto è fatto di tanta tanta gioia: così tanta che ogni tanto mi sembrava di vedere Andrea sorridere mentre scuote la testa riccioluta.
Leggetelo, leggetelo e rileggetelo, se potete.
Se ti abbraccio non aver paura: io vorrei perdermi in quegli abbracci, caro Andrea.
"ANDREA, TI RICORDI QUANDO DURANTE IL VIAGGIO TI PARLAVO
DELLA VITA, DEL FUTURO E DELLE COSE SU CUI TI DOVRESTI IMPEGNARE? COSA NE PENSI
DI QUELLO CHE TI DICEVO?
Andrea ascolta quello che dice papa
Provo ad impegnare mia mente ogni giorno ma lotto invano mi dispero per mio autismo
Aiuto chiedo
COSA TI POTREBBE AIUTARE?
No troppe richieste fatico eseguire tanti ordini
Male la testa
Papa scusami io non controllo il mio corpo
LE SCUSE NON SERVONO A NIENTE.
So
Devi capire mio disagio. Grande ansia ho
VUOI CHE RIFLETTA SU QUALCHE COSA?
Sono un uomo imprigionato nei pensieri di libertà.
Andrea vuole guarire.
Ciao"
Nessun commento:
Posta un commento