Autore: Susanna Tamaro
Genere: romanzo
Anno di pubblicazione: 2006
Editore: Rizzoli
Anno di pubblicazione: 2006
Editore: Rizzoli
TRAMA
La nipote di Olga, la nonna che ha appassionato il
precedente romanzo “Va’ dove ti porta il
cuore”, critica sé stessa e la situazione famigliare attuale che la
costringe ad accudire la nonna a seguito di un ictus. È la morte di Olga a
darle una spinta verso la propria lucidità mentale. Scovando tra i ricordi
della nonna, ritrova il diario della madre, morta suicida durante l’infanzia
della ragazza. Ella scopre il nome di quel padre mai esistito nella sua vita,
del quale ignorava persino l’esistenza. Un professore di filosofia, impassibile
e tremendamente glaciale. Svolgendo una ricerca, la ragazza trova varie informazioni
riguardo al padre; questo nuovo legame gioverà alla sua essenza oppure le
causerà un’ulteriore ferita?
PERCHÉ LEGGERE QUESTO LIBRO?
Titolo promettente ed autrice di successo sono
sufficienti a motivare qualcuno al punto da consegnarlo tra le mani di questo
libro. “Ascolta la mia voce” è un
romanzo audace, ricco di emotività, perfetto per cullare la sensibilità che
ciascuno di noi serba nel profondo. Amante di romanzi scritti per avvicinare e
non per diletto, mi sono imbattuta nella Tamaro mesi fa grazie a “Per sempre”, altro capolavoro che
consiglio di cuore. Non pensavo di poter trovare delle risposte concrete all'interno
delle pagine di un libro. Conquista ed attrae allo stesso modo di una calamita
che acchiappa un magnete qualsiasi. La scrittura è scorrevole, piacevole e di
gran livello. Le metafore condiscono il romanzo al punto giusto, senza
risultare retoriche o ripetitive. Ogni lettore ha la possibilità di mettersi
nei panni della protagonista, nonostante non abbia passato le medesime
esperienze. L’empatia che scaturisce da questo scritto è tale da rapire una
parte d’animo e chiuderla tra le sue righe. Approcciarsi al dolore è una sfida
che la protagonista, utilizzando il diario, tenta disperatamente di fare. Capire
e capirsi, comprendere ciò che le è accaduto e in che modo il passato abbia
influito sulla sua crescita personale. Vorrebbe sentirsi viva per davvero.
Non mi ero accorta fosse il seguito di “Va’ dove ti porta il cuore”, che leggerò prossimamente con maggiore
aspettativa, per questo motivo leggendo le prime pagine ero rimasta basita circa la
rabbia apparentemente ingiustificata della ragazza nei confronti della nonna. Sfogliando
i capitoli successivi invece, se pur i toni decisi mi lascino ancora perplessa,
ho accettato con coraggio tale scelta preferendo di gran lunga la comprensione
della vicenda nel suo insieme.
Non tutti sono abituati a trovarsi faccia a faccia con le proprie
emozioni; chi riesce nell'intento ne rimane fortemente segnato. “Ascolta la mia voce” aiuta a maturare la
propria visione delle cose, senza essere condizionati dalle riflessioni dell’autrice.
Saranno le domande lasciate a mezz'aria oppure gli incessanti pensieri della
protagonista, chi lo sa; ne uscirete certamente colpiti.
Leggetelo, troverete il vostro “Perché”.
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