AUTORE: Banana Yoshimoto
EDIZIONE: Feltrinelli
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2012
PAGINE: 206
PREZZO: 8 euro
GENERE: narrativa
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RECENSIONE DI: Roberta
VOTO: ★★☆☆☆
“Ciò che è inciso nel corpo non scompare”.
E’ questa la frase che Yoshie si ripete dopo la morte del padre, quando decide di rifarsi una vita lontano da tutto: dalla casa, dalla madre e da quel luogo nel quale un apparente suicidio d’amore è avvenuto.
Questa struggente storia racconta di una ragazza che cerca di
superare un dolore che non ha ancora avuto il coraggio di affrontare. La presenza
della madre in quell’angolo di mondo che si è creata per fuggire dai ricordi e
dalla famiglia, la aiuterà con il tempo a capire molte cose che chiudendo gli
occhi ha cercato di non vedere.
Nuove conoscenze e vecchi amici di famiglia, la aiuteranno a
comprendere cosa si cela dietro quella torbida storia che avvolge in un velo di
mistero la morte del padre.
E se non fosse stato un suicidio d’amore?
E se in quell’auto qualcuno avesse realmente cercato di telefonare casa per chiedere aiuto?
E se non fosse stato un suicidio d’amore?
E se in quell’auto qualcuno avesse realmente cercato di telefonare casa per chiedere aiuto?
Se siete alla ricerca di serenità, questo libro non fa per
voi.
Per il tema affrontato e per le malinconiche giornate di Yoshie, raccontate nell’inconfondibile stile di Banana Yoshimoto, entrerete in un vortice di emozioni che purtroppo non è accompagnato da grandi eventi o colpi di scena, ma solo da un lento fluire di ore, di sogni e di ricordi che, alla fine del libro, vi lasceranno solo tanta tristezza.
Per il tema affrontato e per le malinconiche giornate di Yoshie, raccontate nell’inconfondibile stile di Banana Yoshimoto, entrerete in un vortice di emozioni che purtroppo non è accompagnato da grandi eventi o colpi di scena, ma solo da un lento fluire di ore, di sogni e di ricordi che, alla fine del libro, vi lasceranno solo tanta tristezza.
Roberta
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