AUTORE: Antonia Fraser
EDITORE: Mondadori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1995
PAGINE: 540
PREZZO: 12 euro
GENERE: Biografia
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RECENSIONE DI: Chiara
VOTO:★★★★★
“Sire, per l’amore che c’è stato tra noi vi
supplico, rendetemi giustizia e diritto, abbiate compassione e pietà di me, poiché
io sono una povera donna, una straniera, nata al di fuori del vostro regno. Io non
ho amici qui e ancor meno difensori imparziali. Vengo a voi come a colui che
amministra la giustizia all'interno di questo paese…
prendo Iddio e il mondo intero a testimone
che sono stata per voi una moglie fedele, umile e obbediente, sempre compiacente
ai vostri desideri e al vostro piacere…sempre paga e soddisfatta di tutte le
cose in cui voi trovavate diletto e svago. Ho amato tutti coloro che voi
amavate, solo per amor vostro, che ne avessi da parte mia motivo o no, che essi
fossero miei amici o miei nemici”.
(Discorso di Caterina d'Aragona nella prima seduta del tribunale nel 1529)
Quanto conoscete la storia di Enrico VIII?
Sapevate che Caterina d’Aragona non fu,
inizialmente, promessa a lui ma a suo fratello maggiore Arturo?
E
che solo a seguito della morte di Arturo, Enrico VIII sposò la moglie di quest’ultimo?
Contrariamente
a quanto forse si può pensare, i primi anni del loro matrimonio furono felici
ma, più il tempo passava, più il re sentiva il bisogno di un’erede maschio che
gli sarebbe succeduto alla sua morte. In realtà, lui e Caterina ebbero un
figlio maschio, Enrico, che però morì quando aveva pochissime settimane di vita
per cause sconosciute. Di tutte le altre gravidanze di Caterina, molte si
conclusero con un aborto e, inoltre, dall'unica che fu portata a termine, nacque
non un maschio ma una femmina, Maria, che sarebbe salita al trono dopo la morte
del fratellastro Edoardo.
Proprio
per questo motivo il re incominciò a cercare la compagnia di altre donne e una
in particolare, ben più giovane di lui, attirò la sua attenzione: quella che
poi sarebbe stata la madre della futura regina Elisabetta I, Anna Bolena. E per
amor suo, nel maggio del 1527 Enrico VIII chiese il divorzio da Caterina
d’Aragona. Lui voleva che il matrimonio fosse dichiarato non valido in modo da
poter finalmente sposare Anna.
Infatti
“Anna offriva al re una speranza per il
futuro, speranza che assumeva una forma ben definita: un figlio maschio”
Passarono anni
ma non riuscì ad avere il “via libera” dal Papa, motivo per cui decise di fare
a modo suo: dichiarò non valido il matrimonio con Caterina, sposò Anna (questo
portò alla rottura dell’Inghilterra con la Chiesa cattolica) e il 1 giugno 1533
Anna Bolena fu incoronata regina.
Ma neanche lei
riuscì a dargli figli maschi e, così, poco tempo dopo, Enrico si sbarazzò anche
di lei. La terza moglie, Jane Seymour, che si dice fosse quella che il re amò
di più, diede alla luce un maschio, Edoardo, ma lei morì pochissimi giorni a
causa del parto.
E iniziò, così,
la ricerca di una nuova moglie….
Insomma Enrico
VIII viene qui paragonato a una sorta di Barbablù. Ammetto che non conoscevo la
storia di Barbablù ma ho avuto la fortuna, mentre leggevo questa biografia, di
leggere in contemporanea Shining di
Stephen King dove c’è proprio una scena in cui Jack Torrance racconta a Danny
questa favola (neanche fosse stato fatto apposta!!!!).
Inoltre, così come
Maria Antonietta: la solitudine di una regina anche questo libro non mi ha affatto deluso. Si riconosce lo stile
di Antonia Fraser che riesce a raccontare fatti storici come se fossero
romanzi. Una cosa che, in particolare, adoro è il fatto che lei inserisce
sempre (o almeno in questi due libri lo ha fatto) un “Cosa sarebbe successo se…”,
ovviamente sono solo supposizioni ma rendono ancora più accattivanti le sue
biografie (e da persona che ha sempre odiato la storia ne sto, ora, diventando una grande appassionata).
Insomma consiglio vivamente questa lettura.
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