lunedì 30 novembre 2015

Le sei mogli di Enrico VIII - Antonia Fraser

TITOLO: Le sei mogli di Enrico VIII
AUTORE: Antonia Fraser
EDITORE: Mondadori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1995
PAGINE: 540
PREZZO: 12 euro
GENERE: Biografia
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RECENSIONE DI: Chiara
VOTO:★★★★★


“Sire, per l’amore che c’è stato tra noi vi supplico, rendetemi giustizia e diritto, abbiate compassione e pietà di me, poiché io sono una povera donna, una straniera, nata al di fuori del vostro regno. Io non ho amici qui e ancor meno difensori imparziali. Vengo a voi come a colui che amministra la giustizia all'interno di questo paese…
prendo Iddio e il mondo intero a testimone che sono stata per voi una moglie fedele, umile e obbediente, sempre compiacente ai vostri desideri e al vostro piacere…sempre paga e soddisfatta di tutte le cose in cui voi trovavate diletto e svago. Ho amato tutti coloro che voi amavate, solo per amor vostro, che ne avessi da parte mia motivo o no, che essi fossero miei amici o miei nemici”.
(Discorso di Caterina d'Aragona nella prima seduta del tribunale nel 1529)

Quanto conoscete la storia di Enrico VIII? 
Sapevate che Caterina d’Aragona non fu, inizialmente, promessa a lui ma a suo fratello maggiore Arturo?

E che solo a seguito della morte di Arturo, Enrico VIII sposò la moglie di quest’ultimo?
Contrariamente a quanto forse si può pensare, i primi anni del loro matrimonio furono felici ma, più il tempo passava, più il re sentiva il bisogno di un’erede maschio che gli sarebbe succeduto alla sua morte. In realtà, lui e Caterina ebbero un figlio maschio, Enrico, che però morì quando aveva pochissime settimane di vita per cause sconosciute. Di tutte le altre gravidanze di Caterina, molte si conclusero con un aborto e, inoltre, dall'unica che fu portata a termine, nacque non un maschio ma una femmina, Maria, che sarebbe salita al trono dopo la morte del fratellastro Edoardo.
Proprio per questo motivo il re incominciò a cercare la compagnia di altre donne e una in particolare, ben più giovane di lui, attirò la sua attenzione: quella che poi sarebbe stata la madre della futura regina Elisabetta I, Anna Bolena. E per amor suo, nel maggio del 1527 Enrico VIII chiese il divorzio da Caterina d’Aragona. Lui voleva che il matrimonio fosse dichiarato non valido in modo da poter finalmente sposare Anna.
Infatti

“Anna offriva al re una speranza per il futuro, speranza che assumeva una forma ben definita: un figlio maschio”

Passarono anni ma non riuscì ad avere il “via libera” dal Papa, motivo per cui decise di fare a modo suo: dichiarò non valido il matrimonio con Caterina, sposò Anna (questo portò alla rottura dell’Inghilterra con la Chiesa cattolica) e il 1 giugno 1533 Anna Bolena fu incoronata regina.

Ma neanche lei riuscì a dargli figli maschi e, così, poco tempo dopo, Enrico si sbarazzò anche di lei. La terza moglie, Jane Seymour, che si dice fosse quella che il re amò di più, diede alla luce un maschio, Edoardo, ma lei morì pochissimi giorni a causa del parto. 
E iniziò, così, la ricerca di una nuova moglie….
Insomma Enrico VIII viene qui paragonato a una sorta di Barbablù. Ammetto che non conoscevo la storia di Barbablù ma ho avuto la fortuna, mentre leggevo questa biografia, di leggere in contemporanea Shining di Stephen King dove c’è proprio una scena in cui Jack Torrance racconta a Danny questa favola (neanche fosse stato fatto apposta!!!!).

Inoltre, così come Maria Antonietta: la solitudine di una regina anche questo libro non mi ha affatto deluso. Si riconosce lo stile di Antonia Fraser che riesce a raccontare fatti storici come se fossero romanzi. Una cosa che, in particolare, adoro è il fatto che lei inserisce sempre (o almeno in questi due libri lo ha fatto) un “Cosa sarebbe successo se…”, ovviamente sono solo supposizioni ma rendono ancora più accattivanti le sue biografie (e da persona che ha sempre odiato la storia ne sto, ora, diventando una grande appassionata).
Insomma consiglio vivamente questa lettura.


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