"Un miracolo capita a tutti. Io la vedo così."
"Il mio miracolo è stato questo: tra tutte le case di tutti i quartieri di tutta la Florida, mi sono ritrovato a vivere nella porta accanto a quella di
Margo Roth Spiegelman."
Il libro
Titolo: Città di carta
Autore: John Green
Editore: Rizzoli
Anno di pubblicazione: 2015
Pagine: 391
Prezzo: 16,00 euro
Genere: romanzo
Autore: John Green
Editore: Rizzoli
Anno di pubblicazione: 2015
Pagine: 391
Prezzo: 16,00 euro
Genere: romanzo
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Recensione di: Emily
Valutazione: ★★★½☆☆
Quentin e Margo si conoscono da sempre, e da bambini erano molto uniti. Oltre alla semplice amicizia ciò che li lega è un'esperienza che molti definirebbero drammatica, ma che per Margo rappresenta un'avventura, un mistero da scoprire. Fin da piccola quindi dimostra di essere una personcina speciale, il cui pensiero va oltre alla realtà, oltre al comune modo di pensare.
Crescendo però i due si allontanano. Margo diventa una ragazza molto bella, tutte vorrebbero essere come lei e tutti i ragazzi vorrebbero uscire con lei, mentre Quenti, o Q, è il tipico studente timido, diligente, che dal suo mondo e coi suoi amici NERD osserva con ammirazione le persone come Margo Roth Spiegelman, desiderando di stare con lei ma non avendo il coraggio di fare un passo nella sua direzione.
In questa magica nottata Margo gli confida la sua teoria sulle città di carta, quella in cui vivono le sembra una città di carta, fatta di persone di carta, e lei si sente una ragazza di carta, finta, irreale. Q non coglie fino in fondo il malessere della giovane, ma si sente tremendamente fortunato per essere stato il suo complice quella notte, e si insinua nel suo cuore la speranza che d'ora in poi le cose possano andare diversamente, che l'indomani a scuola non dovrà limitarsi a guardare la ragazza dei suoi sogni da lontano, ma potrà addirittura andare a salutarla.
Purtroppo i suoi sogni andranno in frantumi, Margo non si presenterà a scuola quel giorno, nè quello successivo, finchè i genitori daranno l'allarme alle autorità, Margo è scomparsa.
La ragazza non è una novellina in tema di fuga, già più volte si era allontanata da casa, e sulle sue fughe girano le storie e i racconti più stravaganti, tutte storie che concorrono a creare il mito di Margo, mito che lei si impegna a fomentare e a far accrescere.
Però Q teme che le sia successo qualcosa di grave, teme per la sua incolumità, ed è disposto a sacrificare qualsiasi cosa pur di ritrovarla. E' incentivato anche dal fatto che la sua misteriosa amata, prima di scomparire, ha lasciato degli indizi sparsi che lasciano pensare che voglia proprio essere ritrovata da Q!
Inizia per Q e i suoi amici più fidati una nuova avventura, emozionante e seducente, ma con lo spettro di Margo sempre accanto a loro, cosa le sarà successo? Dove sarà andata a nascondersi? Vuole davvero essere ritrovata?
La storia è molto coinvolgente, e Q e i suoi amici sono dei piccoli detective intelligenti e simpatici che riescono a risolvere un complicatissimo enigma chiamato Margo Roth Spiegelman. Il personaggio di Margo ricorda molto quello di Alaska, co-protagonista di un altro romanzo di John Green, Cercando Alaska, sono entrambe ragazze bellissime e dotate di un fascino magnetico, consapevoli del loro magnetismo, ma che nascondono una grande insofferenza e la sicurezza che mostrano esternamente non corrisponde al loro reale stato d'animo. Sono complicate come un cubo di Rubik, e tentare di risolvere i loro misteri sconvolge e travolge la vita di tutte le persone coinvolte, in particolare di coloro che si sono follemente innamorate di loro.
Il finale mi ha lasciata un po' insoddisfatta, un po' piatto rispetto al resto del romanzo che invece tiene incollati alle pagine ed è un susseguirsi di scoperte e di avvenimenti.
Nel complesso una lettura assolutamente positiva.
Il film
Titolo originale: Paper Towns
Anno: 2015
Genere: drammatico, sentimentale
Regia: Jake Schreier
Distribuzione: 20th Century Fox
Durata: 91 minuti
Interpreti e personaggi: Cara Delevigne (Margo Roth Spiegelman), Nat Wolff (Quentin Jacobsen), Austin Abrams (Ben Starling), Halston Sage (Lacey Pemberton), Justice Smith (Radar).
Genere: drammatico, sentimentale
Regia: Jake Schreier
Distribuzione: 20th Century Fox
Durata: 91 minuti
Interpreti e personaggi: Cara Delevigne (Margo Roth Spiegelman), Nat Wolff (Quentin Jacobsen), Austin Abrams (Ben Starling), Halston Sage (Lacey Pemberton), Justice Smith (Radar).
Valutazione: ★★½☆☆☆
Coerenza con il libro: ★★★★☆
Trailer: Città di carta
Quando ho letto il libro è stato facile immaginare le peripezie dei due giovani, la scrittura di John Green è efficace e diretta, arriva bene alla mente, e le scene riprodotte sono state la quasi perfetta realizzazione delle parole scritte da Green.
Margo entra in camera di Q dalla finestra in piena notte e da quel momento le loro vite si intrecciano nuovamente dopo anni di silenzio. La ragazza rende Q suo complice e suo pari in una serie di "piccole" vendette personali, ma gli mostra anche il suo lato insicuro, ferito, al quale non riesce a trovare sollievo.
L'avventura di Q e Margo viene riprodotta fedelmente in questo film, di cui apprezzo appunto il fatto che si sia attenuto in gran parte alla storia originale. Ma credo sia l'unica cosa che apprezzo di questa pellicola.
Innanzitutto trovo che la recitazione sia stata molto carente. Se vogliamo fare un paragone con l'altro romanzo di John Green che è stato trasformato in un film, Colpa delle stelle, ci troviamo su due livelli nettamente differenti: in colpa delle stelle gli attori, seppur giovani, sono stati all'altezza del compito, ci hanno fatti emozionare e il successo raggiunto dalla pellicola ne è una conferma, sono riusciti ad arrivare al cuore delle persone. Invece in città di carta Margo non ci commuove, ci sembra solo una ragazza egocentrica che fa di tutto per far parlare di sè anche con la sua assenza. Cara Delevigne non nasce come attrice ma come modella, e per il momento si vede, non ha un minimo di espressività. E anche se non volessimo fare paragoni, è una recitazione troppo acerba per poter coinvolgere. Ma la delusione più grande me la danno Q e i suoi amici, soprattutto Q, Nat Wolff, presente anche in colpa delle stelle come migliore amico del protagonista. Non mi ha per niente convinta la sua parte, non mi è arrivato come personaggio, e i suoi amici sembravano solo delle parodie.
Non che mi aspettassi un'opera magna o dei mostri di bravura, non si parla né di Matt Damon né di Leonardo di Caprio quando erano tremendamente talentuosi seppur così giovani. E senza andare così indietro nel tempo siamo comunque lontani anni luce da Jennifer Lawrence per esempio, insomma da giovani talenti. Però da un film tanto pubblicizzato mi aspettavo di più.
Altra cosa che non ho gradito e sulla quale non sono stati pienamente fedeli al libro, il che secondo me li ha penalizzati, e che nel libro noi non sappiamo se Margo stia bene, viviamo fino alla fine con l'ansia di trovare il suo cadavere nascosto in qualche città di carta, mentre nel film è tutto un gioco, è scontato che lei stia bene e si stia solo nascondendo, e vogliono fare in fretta a recuperarla perché poi devono andare al ballo, è più importante il ballo del sapere se un'adolescente scappata di casa sia sana e salva no?
Ci sono anche altre piccole cose che non ho apprezzato, come il cambio del finale rispetto al libro, ma insomma arrivando a una conclusione non credo che sia un bel film, non mi sembra ne valga la pena.
Piuttosto fatevi coinvolgere dal libro e scoprite assieme a Q dove si è cacciata Margo e soprattutto se è ancora tutta intera.
Emily
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