AUTORE: Denis Guedj
EDITORE: Tea
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2014
PAGINE:
562
PREZZO:
5,00 euro
GENERE:
Mistery
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RECENSIONE DI: Chiara
VOTO: ★★★☆☆
I libri non resuscitano i morti, e non fanno di un idiota un
uomo capace di ragionare, né di uno stupido un individuo intelligente: aguzzano
lo spirito, lo destano, lo affinano e appagano la sua sete di conoscenza.
Quanto a chi vuol sapere tutto, è meglio che la famiglia lo faccia curare,
perché un simile desiderio non può che nascere da un turbamento dello spirito.
Muto quando gli imponi il silenzio, eloquente quando lo fai parlare. Grazie al
libro, puoi apprendere nello spazio di un mese quello che un'eternità non ti
consentirebbe di apprendere dalle labbra di un sapiente, e questo senza farti
contrarre debiti di sapere. Ti libera dall'imbarazzo, ti solleva dalle
necessità di frequentare persone odiose e di avere rapporti con individui
stupidi e incapaci di comprendere. Ti obbedisce di giorno come di notte, tanto
in viaggio quanto nei periodi in cui sei sedentario. Se cadi in disgrazia, non
per questo il libro rinuncia a servirti; se venti contrari soffiano contro di
te, non ti si rivolta contro. Accade talvolta che il libro sia superiore al suo
autore.
Il signor Rouche, un vecchio libraio, si vede recapitare, da un giorno all'altro, la lettera di Grosgrouve, un vecchio amico che non vede da moltissimo tempo, in cui annuncia che gli ha spedito tutti i suoi libri sulla matematica. Il signor Rouche pensa inizialmente ad uno scherzo (chi sarebbe così pazzo da dar via una tale collezione!!) finché l’intera collezione non gli viene realmente recapitata. Quasi contemporaneamente riceve un’altra lettera, questa volta dalla polizia, che lo informa che il suo amico è morto nell'incendio che gli ha distrutto la casa. Assieme a questa notizia gli arriva anche l’ultima missiva di Grosgrouve, trovata sul luogo dell’incendio, indirizzata a lui. In questa, Grosgrouve annuncia di aver risolto due delle più famose congetture matematiche (tra cui quella di Goldbach) e sembra far intendere che sapesse che gli sarebbe successo, a breve, qualcosa di brutto, motivo per cui ha affidato il suo più grande tesoro a Pierre Rouche. Da quel momento il vecchio libraio decide di far luce sulla morte dell’amico.
Ricordo di aver
sentito parlare per la prima volta di questo libro da un mio professore di
matematica che lo consigliò a noi studenti...solo dopo quasi 5 anni sono
riuscita finalmente a leggerlo.
Innanzitutto va
detto che, anche se c’è un delitto e un relativo mistero da risolvere, questi
sono in realtà usati solo come pretesti per ripercorrere tutta la storia della
matematica partendo da Talete e il suo famoso teorema, passando per Euclide,
Fermat, Fibonacci e molti altri, che sono in realtà i veri protagonisti del romanzo.
Infatti, togliendo la parte matematica credo che resterebbero si e no una
decina di pagine. Non è, quindi, un libro in cui la ricerca investigativa fa da
padrona.
Inoltre, devo
dire che durante la lettura ho scoperto molti aneddoti che non conoscevo su
diversi matematici però ammetto anche di averlo trovato poco scorrevole, questo
perché vengono affrontati teoremi uno dietro l’altro.
Può, tuttavia,
essere una lettura piacevole per chi vuole avvicinarsi, o riscoprire, un po’ di
matematica ma allo stesso tempo lo sconsiglio a chi cerca un giallo o un
mistery avvincente.
Avendolo letto posso dire di trovarmi d'accordo con te sul fattore 'poca leggibilità'; nonostante ciò, rimane uno dei migliori libri che ho letto ultimamente.
RispondiEliminaSi è decisamente un bel libro! :)
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