AUTORE: Cassandra Green
EDITORE: Youcanprint
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2017
PAGINE: 216
PREZZO: 13 euro (cartaceo)–0,99 (e-book)
GENERE: Fantascienza
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RECENSIONE DI: Chiara
VOTO: ★★★★☆
Jess, sposato e con
un figlio adolescente, lavora come programmatore di computer all'interno della
C.A.P.F. 6. Un giorno scopre accidentalmente dell'esistenza di un singolare
prigioniero proveniente dalla Terza Galassia. Quarantotto è il numero delle ore
che Jess ha per ricomporre la banda Jefferson, scoprire cosa la NASA vuole da
suo figlio e fermare i loschi piani di James Senior e Junior che, tornati alla
ribalta, intendono far ricadere l'umanità nell'oblio.
Sono passati diversi anni rispetto
alla fine del primo volume di questa serie, ora ci troviamo nel 3285. Jess e
Serena sono diventati adulti ed hanno un figlio, Ephram. Jess ha trovato un lavoro
presso la NASA che gli permette di accedere a programmi necessari per il
recupero delle informazioni che gli sono state sottratte anni prima e l’intera
famiglia si è quindi trasferita in Nevada. Proprio qui, Jess scopre delle cose sbalorditive
riguardo la propria famiglia, fatti che spiegano anche il perché Ephram non sia,
però, un ragazzo come tutti gli altri (dato che possiede dei poteri simili a
quelli di suo zio Junior che gli permettono di fare cose con la mente).
Tutto ciò mi ha presa completamente
alla sprovvista (non ricordo se per caso ci fosse stato qualche accenno in
precedenza ma ormai è passato diverso tempo dalla lettura del primo volume e
non ricordo più tutti i dettagli) anche perché al romanzo viene data una nuova
direzione. Inoltre, diventa molto più chiaro a cosa sia riferito il titolo
della serie “La terza galassia” e, ovviamente, non mancherà un bel po’ d’azione
in cui saranno coinvolti anche vecchi amici e nuovi parenti. Peraltro, come nel
primo romanzo, la lettura risulta decisamente scorrevole e ti cattura subito
(vi dico che l’ho terminato in due giorni soltanto ma lo avrei fatto in uno se altri
impegni non me lo avessero impedito) e fino all’ultima pagina. Infatti, proprio
nelle ultime righe è inserita una scena che mi ha lasciata scioccata,
nonostante ormai dovrei essere preparata ad aspettarmi un qualcosa di imprevedibile
fino all’ultimo ahahah.
Insomma, se avete amato il primo
volume questo di sicuro non vi deluderà
Aveva sempre tentato di rendere i
genitori orgogliosi di lui, come se sentisse di dover conquistare il loro
affetto, poi qualcosa era cambiato. Era stanco di dover lottare, in particolar
modo contro le ingiustizie del sistema scolastico. Così come era stufo di
essere sempre considerato l’ultimo in tutto ciò che faceva. Si sentiva privo di
qualità, incapace di suscitare interesse nelle persone che lo circondavano. L’emarginazione
era, secondo lui, la conseguenza del suo essere uno sfigato. Le riflessioni
personali alle quali si sottoponeva durante i momenti di noia lo avevano
portato a comprendere quanto la sua scarsa vita sociale lo rendesse insoddisfatto,
mentre l’incapacità di porvi rimedio gli garantiva solamente frustrazione.
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