mercoledì 16 agosto 2017

Storia d'inverno - Mark Helprin

TITOLO: Storia d’inverno
AUTORE: Mark Helrpin
EDITORE: Neri Pozza
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2014
PAGINE: 846
PREZZO: 18,00 euro
GENERE: Narrativa
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RECENSIONE DI: Chiara
VOTO★★


Peter Lake è un ladro. Un ladro nella Manhattan dei primi del Novecento in cui la guerra tra bande regala ogni mattina un mucchio di cadaveri a Five Points sul fronte del porto e in luoghi insoliti come campanili, collegi femminili e magazzini di spezie. Peter lavora in proprio, e perciò non interessa più di tanto alle forze dell'ordine sguinzagliate contro il grande crimine. Sta particolarmente a cuore, invece, ai Coda Corta, una dozzina di sgherri guidati dal feroce Pearly Soames. Pearly ha occhi lucidi e argentei simili a lame di rasoio e una cicatrice che gli solca il viso dall'angolo della bocca all'orecchio. E un criminale e, come tutti i criminali, vuole oro e argento, ma non per amore della ricchezza alla maniera di volgari rubagalline. Li vuole perché brillano e sono puri. Affascinato dai colori, legge i giornali e i cataloghi delle aste, e capeggia i Coda Corta giusto per trafugare opere d'arte "degne di lui", importate dall'Europa a bordo di lussuosi panfili. Il campo di manovra è troppo ristretto e la posta in gioco troppo alta perché Pearly Soames possa tollerare la presenza di Peter Lake a Manhattan. Avvezzi come sono all'omicidio e alla corruzione, i suoi Coda Corta l'avrebbero eliminato da un pezzo, se il ladro non avesse un prezioso alleato: un cavallo che sembra una statua eroica, un enorme monumento bronzeo, capace di balzi strabilianti, voli di sei metri di lunghezza e due e mezzo di altezza.

Questo è uno dei casi in cui sono stata convinta a leggere questo libro dal film che ne hanno tratto, veramente bello e con un cast fantastico. Alcune cose del film, tuttavia, non erano spiegate benissimo perciò ho deciso di tentare con il romanzo.
Devo dire che sono rimasta parecchio delusa dal libro. Le mie aspettative erano veramente molto alte invece ho faticato parecchio per arrivare alla fine. Se non fosse uno dei libri che avevo messo nella lista per la sfida Libera Lo Scaffale 2017 probabilmente avrei abbandonato la lettura senza terminarlo.
L’inizio del libro, vi dirò, mi è sembrata più che promettente ma già dopo poco mi sono iniziata ad annoiare. Infatti, nel primo capitolo vengono semplicemente presentati i vari personaggi ma questo va avanti per un centinaio di pagine e solo dopo inizia a raccontare la storia. Beh, arrivati a questo punto, il tutto diventa molto scorrevole ma verso la pagina 200, quando si chiude il capitolo, di questi personaggi non fa più menzione. Questo ha anche un suo significato in quanto si ritroveranno, per motivi che non sto qui a spiegare per non fare spoiler, un centinaio di anni avanti nel tempo. Ma, a causa di ciò, la storia si sposta su altri personaggi e questo per più di 200 pagine. Ora è vero che questi sono comunque collegati con i personaggi principali (e prima o poi si spiegherà per bene questo collegamento) ma 200 pagine senza sapere cosa è successo ai protagonisti è decisamente eccessivo tanto che, quando sono poi ricomparsi, ormai ero talmente annoiata che non mi interessava nemmeno più sapere come andava a finire. Anche perché anche a questo punto Peter Lake non ha più lo spazio che aveva prima. Ripeto, è vero che c’erano altri personaggi ma non li ho trovati per nulla interessanti e, nel momento in cui la storia si concentrava su di loro, il mio interessa calava drasticamente!
È un vero peccato perché la storia, nel complesso, prometteva davvero bene ma, a mio parere, poteva essere sviluppata decisamente meglio. 
Se siete incuriositi da questo libro vi consiglio comunque di leggerlo. Infatti, tutti quelli che conosco che lo hanno letto lo hanno trovato o fantastico o terribile. Insomma, non c’è via di mezzo perciò, in caso, un tentativo fatelo lo stesso 😉

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