AUTORE: Cassandra Green
EDITORE: Youcanprint
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2016
PAGINE: 131
PREZZO: 1,99 euro
GENERE: Fantascienza
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RECENSIONE DI: Chiara
VOTO: ★★★★☆
Internet agli occhi di Jess appariva come una città abbandonata. Ogni
sito, come fosse una casa, raccontava la storia di chi un tempo l’aveva
abitata: quelle informazioni parlavano di un mondo lontano dove pubblicare foto
su social network era abitudine di molti e dove vedere un film non era un
privilegio ma un semplice passatempo. Purtroppo molte abitudini erano cambiate
dopo la fine della Terza Guerra Mondiale. L’arte, in ogni sua forma, si era
spenta insieme alle speranze delle persone che, sempre più afflitte da una vita
troppo complessa, finivano col perdere la voglia di viverla.
Jess Jefferson a soli 21 è considerato il miglior hacker del mondo. Suo padre è morto quando lui era molto piccolo a causa di un’esplosione, almeno ufficialmente poiché, molto probabilmente, è stato ucciso. Tuttavia, prima di scomparire, si è fatto promettere dalla moglie Gina di far crescere il figlio usando il suo computer. E proprio grazie a questo Jess diventa così abile come hacker. Ma, a un certo punto, Jess e i suoi amici vengono accusati ingiustamente di omicidio e rinchiusi, inaspettatamente, in uno strano riformatorio. Faranno di tutto per fuggire da lì e scoprire cosa sta succedendo in realtà.
Secondo libro della scrittrice
Cassandra Green, questo romanzo promette benissimo fin dalle primissime righe.
Inizia, infatti, con un prologo adrenalinico in cui si assistiamo alla folle
fuga di James Jefferson, padre di Jess, da quello che considerava il suo
migliore amico, Giovanni Petroselli a causa di qualcosa che ha fatto (anche se
non ci viene dato sapere cosa).
La narrazione riprende diversi
anni dopo quando Jess ha ormai 21 anni ed è un hacker affermato che lotta
contro un sistema dominato dai computer insieme ai due amici David e Hayden che
insieme costituiscono La banda Jefferson
Lui era quello che Jess avrebbe definito il Ricercatore; sì, perché,
mentre Hayden con la sua malata mente si occupava della strategia, il che gli
era valso il nome di Stratega, David era quello che raccoglieva le informazioni
per poi passarle all’amico che escogitava un vero e proprio piano d’attacco.
Una volta che Hayden aveva messo sulla carta il modo migliore per distruggere
il sistema, il piano passava nelle mani di Jess il quale, dopo averlo
controllato per assicurarsi che tutto fosse studiato bene si metteva a lavoro
per rendere la missione fattibile. Definire chi fosse la mente e chi il braccio
non era semplice. Jess li definiva una squadra: la sua banda.
Sembra tutto procedere bene fino
all’ingiusta accusa di omicidio che li porta a finire in quello strano
riformatorio dove fanno subito la conoscenza di Tommy. Ma ci si può fidare di
lui? E cosa accade realmente in quella struttura? Ma, soprattutto, chi (e
perché) ha incastrato Jess?
Queste sono solo alcune delle
domande che assillano il lettore durante la lettura e che rendono, tra l’altro,
davvero accattivante questo romanzo aggiungendo un buon grado di suspense. E,
grazie a questo (ma anche al fatto di non sapere di chi potersi fidare e di chi
no) il tutto risulta veramente molto scorrevole. Insomma, una storia che mi è
piaciuta molto e che consiglio!!
Grazie Chiara.
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