AUTORE: Lucy Keating
EDITORE: Newton Compton
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2016
PAGINE: 284
PREZZO: 9,90 euro
GENERE: Narrativa
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RECENSIONE DI: Chiara
VOTO: ★★★★☆
Sophie sospira. “È solo che per te questo è un nuovo inizio, Al. Magari
sarebbe carino, sai…uscire con un ragazzo che ti possa davvero piacere, con cui
ti piaccia stare”.
“È come se stessimo insieme…”, dico.
“Sai cosa voglio dire, Alice”, replica Sophie, e il suo tono sembra
davvero un po’ spazientito. “Qualcuno che tu possa veramente avere. E presentare
ai tuoi amici. E con cui pomiciare dietro un cespuglio durante le scampagnate.
Qualcuno che sia…diciamo…reale”.
Reale. L’ultima parola rimane sospesa tra noi. Scuoto la testa,
imbarazzata. Ha ragione. Non importa ciò che provo per Max, perché c’è comunque
un problema: la serata al Met era un sogno. Ogni serata con Max, da quel che
posso ricordare, è stata un sogno. Perché Max è il ragazzo dei miei sogni…e
solo dei miei sogni. Perché Max non esiste per davvero.
Da che Alice ha memoria ogni
notte, nei suoi sogni, incontra Max, il suo ragazzo perfetto. Peccato che non
esista. O almeno è ciò che Alice pensa prima di incontrarlo nella sua nuova
scuola. Presto si accorge che il Max reale è abbastanza diverso dal Max dei
sogni e per di più è fidanzato ma, allo stesso tempo, è a dir poco curiosa di
capire come sia possibile che abbia sognato un ragazzo mai visto prima.
Chi non ha mai sognato, almeno
una volta, il/la proprio/a ragazzo/a perfetto/a? Solo che dubito che dubito che
qualcuno di voi li abbia poi ritrovati nel mondo reale!
E, invece, è proprio quello che è
successo ad Alice (che fortunata!!!). D’altronde forse è proprio quello che le
ci vuole, un po’ di felicità dopo un passato difficile. La madre, infatti, ha
abbandonato la famiglia quando Alice era molto piccola per trasferirsi in
Africa e da allora Alice la sente solo raramente tramite mail. Per di più il
padre, famoso neuroscienziato, non ha mai ammesso a se stesso che la moglie li
abbia abbandonati. L’unico suo punto fermo è il Max dei sogni e, nel momento in
cui scopre che è reale, non può essere più felice ma allo stesso crede di
essere diventata pazza
“Tu sai cosa significa, giusto?”, continua Levy. “Dovrai presentarti al
gruppo. Alice? Ti ho già persa?”.
Mi ha persa. Ho completamente smesso di ascoltare. Ho anche smesso di
respirare. Mi viene in mente la lettera che una volta mi scrisse mia madre in
cui parlava di un serpente di mare col becco e di come fosse riuscita per un
pelo a sfuggire alle sue mandibole. Comunemente diffuso al largo delle coste
del Madagascar, il serpente di mare col becco possiede veleno a sufficienza per
uccidere cinque persone con un morso ed è in grado di paralizzare la vittima in
un solo colpo. Ma la morte non sopraggiunge all’istante. Perciò non si può fare
altro che starsene sdraiati, sapendo che la fine è prossima, incapaci di
compiere l benché minimo movimento. È esattamente così che mi sento in questo
momento: totalmente e completamente paralizzata, fatta eccezione per il cuore,
che martella contro la mia cassa toracica. Perché in piedi accanto alla porta,
con lo sguardo rivolto esattamente verso di me, c’è Max.
Trovo che tutti i personaggi
siano ben descritti, soprattutto i due protagonisti. Inoltre, due personaggi
che mi sono particolarmente piaciuti sono Oliver e Sophie che riescono a
sdrammatizzare anche i momenti peggiori.
Nel complesso la storia mi è
piaciuta davvero molto; è molto intrigante e originale e la lettura risulta
davvero molto scorrevole. Lo consiglio tantissimo agli amanti del genere.
Ciao Chiara ^^ siamo assolutamente d'accordo su tutta la linea, ho recensito giusto oggi questo libro e credo proprio che lo abbiamo amato allo stesso modo <3
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