giovedì 29 settembre 2016

Tatuaggio - Manuel Vázquez Montalbán

TatuaggioTITOLO: Tatuaggio
AUTORE: Manuel Vázquez Montalbán
EDITORE: Feltrinelli
ANNO DI PUBBLICAZIONE (prima edizione italiana)1991
PAGINE: 181
PREZZO (di copertina): 8,00
GENERE: romanzo noir
---------------------------------------------
RECENSIONE DI: Vicky
VOTO: ★★★


"Era bello e biondo come la birra
sul petto aveva un cuore tatuato
nella sua voce amara c'era la tristezza
addolorata e stanca della fisarmonica"
Tatuaggio - Canzone di Rafael de Leòn

Un corpo senza volto che galleggia in mezzo al mare, come segno distintivo un tatuaggio che non può passare inosservato: "Sono nato per rivoluzionare l'inferno".
Questa è la scena con la quale veniamo introdotti in questo noir dai forti sapori iberici, con protagonisti uno sconosciuto senza volto e l'investigatore Pepe Carvalho incaricato di scoprirne l'identità.
Questo incarico lo porterà fino in Olanda, ma Pepe non si lascia di certo intimorire da ciò: come un cane che non molla l'osso, Carvalho non mollerà la sua presa sul caso fino a che non riuscirà personalmente a fare luce sull'intero caso.
Non gli basta assolvere il compito per il quale è stato assunto, il cerchio si deve chiudere.
Perché non gli basta assaggiare, lui vuole un pasto completo. 

La mia metafora culinaria non è un caso: uno degli elementi che rendono unico il personaggio uscito dalla penna di Montalbán è il suo essere AMANTE - in tutti i sensi, anche "fate l'amore con il sapore" -  del cibo, del buon cibo. 
Ho passato la maggior parte del tempo dedicato a questa lettura con l'acquolina in bocca, a desiderare di trovarmi nella villetta a Vallvidrera, dinanzi ad un camino acceso in luglio usando una copia del Don Chisciotte, mentre l'investigatore gourmet delizia le mie narici e il mio palato con precise prelibatezze.

La cura, al limite del maniacale, e la caparbietà con le quali seleziona i suoi pasti, disdegnando chi si accontenta di "una cosa qualsiasi", sono le stesse che vengono impiegate nella ricerca degli indizi che lo porteranno a sbrogliare la matassa fintamente ingarbugliata.
Non meno degna di nota è la mai volgare corrente erotica che attraversa le pagine dello scritto: l'audacia delle sue conquiste, l'improbabile stabilità del suo rapporto con la prostituta Charo, la lussuria che si accompagna alla gola, in un binomio mai banale.

Manuel Vázquez Montalbán è stato uno scrittore, saggista, giornalista, poeta e gastronomo spagnolo: la sua prima esperienza con Pepe Carvalho la fa nel romanzo sperimentale Ho ammazzato J. F. Kennedy, ma è solo con Tatuaggio che si può dire ufficialmente inaugurata la fortunata serie di romanzi noir che lo renderanno famoso, fino all'istituzione postuma del premio Carvalho, dedicato alla produzione di genere poliziesco.
A vincere il premio nel 2014 è stato Andrea Camilleri, scrittore siciliano e padre del celeberrimo Commissario Montalbano. 
Vi stupisce la stupefacente assonanza tra i cognomi dell'autore spagnolo e il commissario siciliano? Beh non è un caso, poiché la scelta di Camilleri era volta proprio ad omaggiare l'amico e collega Montalbán.

Acquistato per caso e per curiosità ad un mercatino dell'usato, un manicarretto forse meno imprevedibile di quanto ci si aspetti, di sicuro meno banale di quanto si pensi.


All'improvviso ricordò che la canzone terminava dicendo:
"Ascoltami marinaio e dimmi:
che ne sai di lui?
Era gagliardo e altero
e più biondo del miele
Guarda il suo nome straniero
scritto qui sulla mia pelle,
se tu lo incontri marinaio
digli che io muoio per lui."

-Vicky 

Nessun commento:

Posta un commento