lunedì 22 febbraio 2016

The Danish Girl (LibroVSFilm)


Il Libro


Titolo: The Danish Girl
Autore: David Ebershoff
Anno: 2016  (ristampa)
Pagine: 368
Editore: Giunti













Il Film

Titolo: The Danish Girl
Anno: 2015 (in Italia 2016)
Durata: 120 minuti
Genere: biografico, drammatico
Attori e Ruoli: 
Eddie Redmayne: Einar Wegener / Lili Elbe
Alicia Vikander: Gerda Wegener
Matthias Schoenaerts: Hans Axgil
Ben Whishaw: Henrik
Amber Heard: Ulla
Sebastian Koch: dott. Warnekros
Pip Torrens: dott. Hexler
Emerald Fennell: Elsa
Adrian Schiller: Rasmussen
Richard Dixon: Fonnesbeck
Henry Pettigrew: Niels

Valutazione ★★★



Premetto che ho amato il libro e, dopo averlo visto, ho amato anche il film.
Davvero ben fatto e gli attori….assolutamente fantastici!

 
Eddie Redmayne riesce a trasmettere mille emozioni anche senza dir parola, solo con la mimica del
viso in moltissime scene…qualcosa di molto raro. 
Vediamo (e proviamo) la gioia, la paura, il terrore…Tutto grazie alla bravura di questo attore nelle sue espressioni, nei suoi gesti,...
Ma non meno la sua patner di recitazione, nel ruolo della moglie, Alicia Vikander, anche lei davvero brava e molto espressiva. 
Riesce a farci sentire l’amore e la paura verso il marito, a volte accontentandosi e facendo un passo indietro.



Un adattamento di una storia davvero delicata, ancora oggi, che racconta la vita del primo transessuale che ha avuto il coraggio di sottoposti ad un operazione per diventare ciò che era nata per essere. A distanza di quasi 100 anni, una figura ancora idolo del mondo trans. Una figura che dovrebbe essere un modello un po’ per tutti, per il coraggio avuto di essere ciò che è.



Un film leggermente diverso dal libro, ma comunque molto fedele, se teniamo conto che anche li libro è “inventato”; mi spiego meglio, l’autore ha preso spunto dalla vita di Lili scrivendo ciò che pensava fosse accaduto e prendendo spunto dai suoi diari (“Man Into Woman”).
La versione cinematografica in certe scene si stacca, appunto, ma la trovo una scelta quasi obbligata per poter descrivere e mostrare certe cose così delicate e difficili da riproporre sul grande schermo.


Se siete incluni alle lacrime, portatevi dietro molti fazzoletti, è una storia davvero bella, dolce e rappresetata con un tatto incredibile, visto gli argomenti trattati.
Due personaggi, Gerda e Einar/Lili, molto forti e coraggiosi, nonosante tutte le sfide che dovranno affrontare e che li metteranno entrambi alla prova (sopratutto Gerda, che non abbandona il marito scoprendo cosa sia e durante tutto il suo percorso per portare fuori ciò che sente di esser dentro di sè), rappresentati sullo schermo da due grandi attori, che hanno saputo render loro il giusto onore.

Assolutamente da vedere! 



LIBRO VS FILM
ATTENZIONE SPOILER
Evitate di leggere fa quì in poi se non volete rovinarvi lettura e/o film

Nel libro furono fatali delle scarpe gialle. È infatti molto ben descritto il pensiero di Einar a riguardo, come verso le calze e il vestito. Qualcosa di confuso, strano e che sa non essere normale, ma a cui sente allo stesso tempo di esser attratto.
Una cosa rappresentata molto bene anche nel film, con una sequenza di immagini davvero dolce e molto elegante, che mostra la curiosità, l’interesse, la confusione e la paura.


Nel libro però Lili non compare gradualmente, grazie ad uno scherzo ideato dalla moglie per
divertirsi col marito, portandolo ad una festa in abiti femminili.
Ma invece un giorno lei rientra e la trova in casa. Da li inizierà a comparire e scomparire, come una terza persona in quella casa. Infatti Einar parlerà sempre di lei in terza persona e ‘obbligando’ la moglie a fare altrettanto.

Nel film Gerda chiede al marito di liberarsi di Lili, cosa che nel libro non si trova. Forse più realistico in questaa versione: una moglie sconvolta e che rivuole l’uomo che ama….nonostante giorno dopo giorno scompaia sempre di più.



Gerda però non lascerà il marito, lo aiuterà in molti modi, proteggendolo dal mondo e stando sempre al suo fianco.
Manca tutta la vita precedente di entrambi,  anche se viene accennata del film in alcune parti importanti.


 

Alcune piccole differenze sono Henrik di cui Lili si innamora, ma che poi abbandona, per ritrovarlo dopo la sua trasformazione; che non è omosessuale (come nel film), ma la accetta per ciò che è, la ama e la vuole sposare.



Manca anche la figura del fratello di Gerda, che accompagnerà Einar nelle visite mediche per capire cosa abbia e come lo si possa aiutare. Anche se sarà poi Gerda a trovare il medico che l* aiuterà ad avere il corpo che sente giusto.

 
Una cosa che manca è la disperazione di Einar, che nel libro decide di darsi un anno di tempo prima di farla finita, perché è troppo per lui tutta quella storia. Nel film viene solo accennato in una scena dove lui dice che si sarebbe tolto la vita se ciò non avesse comportato la morte di Lili.

Una scena molto forte (in alternativa a quella appena citata) è quella dello specchio, dove Einar si nasconde nel teatro, si spoglia, si nasconde i genitali e si guarda come se quella fosse la sua vera forma e prova dei vestiti, facendoci provare l'emozione della vergogna e della gioia di sentirsi diversi, in un corpo sbagliato.

Si vede l’amore tra Gerda e Einar/Lili, che cambia ma resta molto forte; insieme all’amore che nasce per Hans (amico di infanzia di Einar), che chiede più volte a Gerda di stare con lui, ma lei evita sempre per rispetto al marito, anche quando diventa donna e all’anagrafe lo segnano come deceduto.
Sarà solo alla fine, quando Lili vorrà sottoporsi all’ultimo intervento, per avere un utero (sempre nel libro, dove si scopre che era nato con le ovaie), l'unica cosa a cui Gerda si oppone perché crede sia troppo per il fisico di Einar/Lili; così lei si allontana e torna in America con Hans, mentre Lili prosegue la sua strada, purtroppo breve perchè troverà la morte per le complicazioni dovute all’intervento.

Nel film Gerda e Hans sono con lei quando muore (dopo l'ultimo intervento per darle una vagina, non per darle l'utero);
una scena molto triste e rappresentata davvero molto bene.
Un modo estremamente bello per chiudere questa storia di due persone molto coraggiose e che si amano, nonostante tutto. 

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