martedì 9 febbraio 2016

House of Cards - Michael Dobbs

TITOLO: House of Cards
AUTORE: Michael Dobbs
EDITORE: Fazi
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2014
PREZZO (ebook): 9.99 €
PREZZO (di copertina):  14.90€ (brossura)
GENERE: thriller politico
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RECENSIONE DI: Vicky
VOTO: 
★★★☆☆

Dietro ad una grande serie tv c’è sempre un libro: a fare da trampolino di lancio alla famosa e acclamata e seguitissima serie tv “House of Cards – Gli intrighi del potere” è l’omonimo libro di Michael Dobbs, consigliere di Margaret Thatcher, capo dello staff e successivamente vicepresidente del Partito Conservatore.
Da un uomo politico di tale levatura, conoscitore dei meccanismi politici, è venuto fuori un avvincente thriller ambientato nelle alte sfere della politica britannica.

Il Primo Ministro e il suo fratello alcolizzato, una giovane e ambiziosa giornalista politica e altri personaggi che nuotano nel profondo, fangoso e sudicio stagno che è la politica, si ritrovano ad essere ignare pedine di un gioco del quale addirittura ignorano l’esistenza.
Intrighi, inganni, tradimenti, soffiate, ricatti, promesse: ecco gli ingredienti per un coinvolgente thriller, convincente al limite dello sconcertante.

Un machiavellico personaggio abituato a maneggiare i segreti altrui, quello di Francis Urquhart, che tira i fili dei vari pupazzi da dietro le quinte, ci abbaglia con il suo spietato fascino: nonostante la condotta non raccomandabile, il personaggio è dannatamente affascinante, tanto da conquistare il mio voto (della serie: “Passa al Lato Oscuro della Forza”).

Originale espediente narrativo che fa luce su alcuni macabri aspetti della psiche del protagonista è la presenza di ciniche massime dalla dubbia moralità all’inizio di ogni capitolo, che contribuiscono a creare una densa aura di cattiveria mista a brutale verità. Un esempio:

La politica richiede sacrificio. Il sacrificio degli altri, ovviamente. Per quanto un uomo possa ottenere, sacrificandosi per il suo paese, è comunque più conveniente lasciare che siano gli altri a farlo per primi. Il tempismo, come dice sempre mia moglie, è tutto.

La lettura è scorrevole, sebbene la mia ignoranza del sistema politico inglese mi abbia costretto più volte all’interruzione della lettura alla ricerca di spiegazioni (alcune già presenti nelle note del traduttore).
Talvolta ho trovato semplice immaginare l’epilogo di una situazione, cosa che andava a smorzare la suspense creata dall’autore, senza però privarmi del piacere di averci azzeccato.

La serie targata Netflix, che ha fatto guadagnare un Golden Globe come "miglior attore protagonista in una serie drammatica" a Kevin Spacey, non è il solo adattamento del fortunato bestseller: la BBC nel 1990, un anno dopo la prima pubblicazione del libro, ha prodotto una miniserie in quattro puntate.
Numerose sono le differenze tra la nuova serie e il libro che l'ha ispirato: una tra tutte, senza dilungarci eccessivamente, è che le vicende sono ambientate in una moderna Washington D.C.


Una chicca: durante un intervento all’International Communication Summit Europe, l’autore ha affermato

“Quando ho saputo che Renzi aveva comprato una copia del mio libro a Roma, ho ritenuto prudente mandargli una nota per ricordargli che il libro è solo intrattenimento e non un manuale di istruzioni”

Consigliato a tutti gli amanti dei thriller, del “macabro” che si annida nel lussurioso animo umano e ad aspiranti politici senza scrupoli.

P.S: le vicende di FU continuano nei due sequel che compongono la trilogia, "House of Cards: Scacco al re" e  "House of Cards: Atto finale".



La crudeltà è sempre imperdonabile. Per questo non ha alcun senso essere crudeli solo a metà.



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