domenica 24 gennaio 2016

Revenant: la vera storia di Hug Glass e della sua vendetta VS. Revenant - Redivivo


Il libro

Titolo: Revenant: La vera storia di Hugh Glass e della sua vendetta
Titolo originale: The Revenant: a novel of revenge
Autore: Michael Punke
Editore: Einaudi
Anno di pubblicazione: 2002
Pagine: 304
Genere: Storico, Western, biografico
Prezzo: 20,00 € (eBook: 9.99 €)
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Recensione di: Agnes
Valutazione: ★★★1/2☆☆ 





L'attesa per l'uscita del nuovo film con Leonardo Di Caprio ha fatto sì che a un certo punto sentissi bruciante la necessità di leggere prima il libro su cui è basato. Incurante del fatto di avere già in lettura altri tre libri e di essere in piena sessione esami, mi sono dedicata a questa lettura finendolo appena due ore prima di guardare il film.

Michael Punke cerca di raccontare in maniera più o meno fedele la storia divenuta leggenda dell'esploratore Hugh Glass il quale, durante una spedizione commerciale nel 1823, viene attaccato da un Grizzly (un Grizzly!!) fino a essere ridotto in fin di vita. I compagni di avventura, credendolo senza speranze di ripresa, lo abbandonano nel bosco privandolo di ogni mezzo per sopravvivere ma malgrado ciò Hugh riesce a farsi forza e a vagare per circa 320 km in solitaria fino a raggiungere Fort Kiowa dove si ricongiunge ai suoi compagni. Partendo da questa vicenda, l'autore approfondisce la storia arricchendola del desiderio di vendetta di Hugh verso i due uomini che lo hanno abbandonato (John Fitzgerald e Bridger), della storie personali dei protagonisti principali e ovviamente dei vari attacchi selvaggi da parte dei pellerossa della tribù Arikara.
Personalmente non ho trovato la lettura particolarmente avvincente in quanto carente di episodi che tengano davvero alta la tensione. Hugh Glass è un personaggio silenzioso e solitario e malgrado sia furioso e assetato di vendetta non vi sono scene da classico western in cui tutti hanno il grilletto facile. Tuttavia, se lo guardiamo dal punto di vista storico, è sicuramente un libro molto interessante perché descrive dettagliatamente diverse situazioni utili alla sopravvivenza: la costruzione di trappole per cacciarsi il cibo, la ricerca di tracce nel sentiero, la scelta dei pezzi più nutrienti da mangiare in una carcassa, l'accensione di un falò e la costruzione di una canoa utilizzando la pelle di un bisonte.
In definitiva è un libro molto gradevole che unisce l'utile al dilettevole senza eccedere in situazioni assurde al solo scopo di intrattenere il lettore. Consigliato: si ma senza aspettarsi chissà quale adrenalina.

Il film


Titolo:  Revenant - Redivivo
Titolo originale:  The Revenant
Regia: Alejandro González Iñárritu
Distribuzione: 20 Th Century Fox
Nazionalità': USA
Anno: 2015
Interpreti e personaggi: Leonardo DiCaprio (Hugh Glass), Tom Hardy (John Fitzgerald), Will Poulter (Jim Bridger), Domhnall Gleeson (Andrew Henry), Paul Anderson (Anderson), Lukas Haas (Jones), Brendan Fletcher (Fryman), Brad Carter (Johnnie), Kristoffer Joner (Murphy) 
Durata: 156 minuti
Genere: Storico, Western, biografico
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                                                                                                                        Valutazione: ★★★★   
Coerenza con il libro★★☆☆☆

Come scritto poco sopra, ho guardato il film fresca fresca di lettura e in condizioni molto sfavorevoli in quanto ero seduta in prima fila con il torcicollo, senza riuscire a guardare tutto lo schermo e accompagnata da una fredda corrente che mi ha congelato il naso per tutta la serata.
Sapevo dal trailer che non avrei ritrovato la stessa trama del libro e, con il senno di poi, posso dire "meno male!" perché 156 minuti non sarebbero passati mai con la sceneggiatura del romanzo.
Nel film Hugh Glass è sempre un esploratore che fa da guida a un gruppo di commercianti di pelle i quali sono presi di mira da un gruppo di temibili Arikara che stanno cercando Powaqa, la figlia del capo tribù rapita da un gruppo di francesi. 
Alla compagnia appartiene anche Hawk, figlio adoloscente di Hugh avuto da una donna Pawnee in un periodo che ha trascorso con tale tribù. Hugh e Hawk sono gli unici sopravvissuti a un attacco da parte di uomini bianchi che hanno sterminato tutti gli abitanti del suo villaggio. Hawk non è ben visto dagli uomini della spedizione in quanto mezzosangue ma i problemi più grandi li ha con John Fitzgerald, uomo senza scrupoli interessato solo al guadagno. Dopo che Hugh viene attaccato dal Grizzly, il capitano Henry affida il compito di assistere Glass nei suoi ultimi istanti di vita a Hawk, Bridger e Fitzgerald il quale afferma che l'unico motivo per cui accetta l'incarico è solo il denaro.
Una notte, mentre Bridger non è presente, Fitzgerald cerca di velocizzare la morte a Glass ma Hawk cerca di impedirglielo iniziando ad urlare, ottenendo solo di fare una brutta fine davanti agli occhi impotenti del padre.
Ecco la ragione che spinge Hugh Glass a volersi vendicare. Una ragione ben più forte del "solo" essere stato abbandonato e derubato dei suoi averi.
Il film è molto lungo ma mai noioso. I lunghi momenti di silenzio sono compensati dalla meraviglia delle immagini che ci mostrano luoghi e panorami incontaminati e selvaggi paragonabili alle foto del National Geographic. Una delle candidature all'Oscar è proprio la fotografia e penso che sarebbe meritatissimo. E' molto cruento ma solo perché lo necessita la storia e non perché lo si voglia esagerare al fine di stupire lo spettatore; alcune scene sono particolarmente difficili da sopportare, sopratutto per le persone sensibili nei confronti degli animali, ma non vi è mai violenza gratuita. 
Ci sono episodi particolarmente improbabili della serie "seeeeee come no!" ma se non ci fossero si perderebbe un po' di adrenalina per cui ben vengano anche loro.
Leonardo Di Caprio dimostra ancora una volta di essere un grande attore e, malgrado non abbia un copione particolarmente ampio, la sua gamma di espressioni è talmente convincente e intensa che per me.... no! non lo dico... lo scopriremo insieme al 28 febbraio!




Anche Tom Hardy, nel ruolo di Fitzgerald, è candidato all'Oscar come miglior attore non protagonista: molto bravo ma in generale mi è piaciuto come ha lavorato tutto il cast.
Consigliato? Si ma allo spettacolo delle 20.00!

Agnes

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