giovedì 21 gennaio 2016

Il Miglio Verde LIBRO VS FILM

"TUTTI NOI DOBBIAMO MORIRE, 
NON CI SONO ECCEZIONI, LO SO, 
MA CERTE VOLTE, ODDIO, 
IL MIGLIO VERDE E' COSI' LUNGO."

Il libro

Titolo: Il miglio verde
Autore: Stephen King
Editore: Euroclub
Anno di pubblicazione: 1998
Pagine: 377
Genere: romanzo
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Valutazione: ★★★★☆ 







Paul Edgecombe è il soprintendente del Blocco E al penitenziario statale di Cold Mountain, il cosiddetto "capocerbero" del Miglio Verde. 
Quando ormai Paul è un anziano pensionato che trascorre l'ultimo tratto della sua vita in un ospizio, decide di mettere nero su bianco ciò che accadde ai tempi del suo lavoro come capo delle guardie, di rinfrescare e tramandare degli episodi difficili da digerire e che gli hanno completamente ed inevitabilmente sconvolto l'esistenza.

Il miglio verde è un lungo corridoio in linoleum verde, l'ultimo breve tragitto che i detenuti potranno percorrere nella loro vita, che li condurrà a cadere vittime della scherzosamente chiamata Old Sparky, una sedia capace di porre fine ai loro giorni su questa terra.
A movimentare la situazione nel braccio della morte ci pensa il nuovo arrivato, la guardia Percy Wetmore, un giovane raccomandato che non ha idea di quanto la sua presunzione e spavalderia gli causeranno dei problemi per il quale non sarà preparato e che non avrà la forza di gestire. Di Percy, Paul riassume perfettamente l'essenza in queste frasi:

"Percy era come una dose di arsenico bianco nell'impasto di una torta nuziale e io sono convinto di aver percepito fin dall'inizio il cattivo presagio che rappresentava.
Era un incidente in attesa di accadere."

Vittima dei soprusi dello stolto Percy è un detenuto francese, Eduard Delacroix, detto Del.
Del si affeziona ad un intelligente topolino, battezzato Mr. Jingles, che rallegrerà le sue altrimenti deprimenti giornate, distraendolo dal suo infelice destino, ma per sua sfortuna, così come il suo amico umano, anche Mr. Jingles si ritrova infelice preda delle perfide intenzioni dell'incidente vivente Percy.
Il personaggio chiave di questa storia è John Coffey, "come la bevanda, solo scritto in modo diverso", un gigantesco uomo di colore, accusato di aver stuprato e ucciso due piccole gemelline, insomma ciò che a primo impatto definiremmo un mostro. E' subito chiaro però che qualcosa non quadra, questo immenso omone è pacifico, triste e timido, nonostante la sua stazza non sembrerebbe in grado di nuocere a una mosca, come avrebbe potuto macchiarsi di una simile atrocità? Paul proprio non se lo spiega, e i dubbi continuano ad accrescere, anche a causa di due episodi che hanno dell'incredibile, ai limiti del paranormale, che lo spingono ad effettuare delle ricerche sul caso che costerà al grande e grosso Coffey il prezzo più alto che si possa pagare.

Non mi succedeva da tempo di essere così coinvolta da una storia da non riuscire a staccarmene, di essere talmente presa da affezionarmi ai personaggi e provare delle emozioni vere, come se stessi vivendo la vicenda al loro fianco, come se la mia vita si fosse intrecciata alle loro.
Ho apprezzato tutti i personaggi, ho sofferto con Paul, ho odiato Percy, e mi sono commossa per John Coffey. Questo libro è stato un viaggio in una realtà parallela, Stephen King ha saputo renderlo quasi reale, come se la vicenda fosse realmente successa e noi la stessimo ascoltando dal diretto testimone.

Vi ho convinti a buttarvi nel mondo del miglio verde? Vi assicuro che ne uscirete profondamente colpiti, in un modo o nell'altro!

Curiosità: la prefazione al volume è rappresentata da una lettera dell'autore, nella quale si confida con i suoi Fedeli Lettori e racconta la genesi del libro.
Non fu affatto semplice per lui scrivere la storia così come la conosciamo noi: era un'idea fragile e gli impegni a contorno erano tanti.
Cosa ha salvato "Il miglio verde"? L'idea dell'agente per i diritti all'estero, che con un editore inglese aveva discusso dell'idea di pubblicare il romanzo a puntate, mutuando la forma di scrittura utilizzata da Charles Dickens.
Fu, dunque, pubblicato in puntate (le sei parti nelle quali è suddiviso il romanzo) nel 1996: straordinaria ed inaspettata fu l'accoglienza da parte di pubblico e critica.
L'anno successivo uscì in America l'edizione economica del romanzo completo.
Il resto è Storia.


Il film

TITOLO:  Il Miglio Verde
TITOLO ORIGINALE:  The Green Mile
REGIA: Frank Darabon
DISTRIBUZIONE: Warner Bros Italia
NAZIONALITA': USA
ANNO: 1999
INTERPRETI E PERSONAGGI: Tom Hanks (Paul Edgecomb), David Morse (Brute "Brutal"  Howell), Michale Clarke Duncan (John Coffey), Michael Jeter (Eduard "Del" Delacroix), Doug Hutchinson (Percy Wetmore), Sam Rockwell ("Wild Bill" Wharton) 
DURATA: 188 minuti
GENERE: Drammatico
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                                                                                                                        VOTO: ★★★★
                                                            COERENZA CON IL LIBRO★★★★ 1/2

Le quattro stelline e mezza di coerenza con il libro parlano da sole: 3 ore di film, nessuno sconto. 
La trama del film è riportata con fedeltà (fatta eccezione per alcuni particolari, più o meno rilevanti), e le sensazioni che vibravano sotto la pelle durante la lettura ti esplodono davanti agli occhi, in tutta la loro brutalità e comicità, in tutta la loro veridicità.
Se hai letto il libro, o se lo hai già visto, sai cosa sta per accadere: eppure rimani comunque sorpreso, catturato dagli avvenimenti, come se incontrassi per la prima volta John e capo Edgecombe, o il piccolo Mr. Jingles.
Candidato in 4 categorie agli Oscar del 2000 (miglior film, miglior attore non protagonista per Michael Clarke Duncan, miglior sceneggiatura non originale e miglior sonoro), una pellicola che nonostante i premi non ricevuti, entra a pieni diritto nel mio Olimpo cinematografico: per la sua trama e le tematiche affrontate (per questo si ringrazia in maniera particolare zio Steph), per la straordinaria interpretazione di attori che si sono calati profondamente nei panni dei personaggi loro affidati, per l'ambientazione

Guardate il film e leggete il libro, nell'ordine che più vi aggrada: nessuna formalità. Vi sembrerà comunque di entrare per la prima volta nel miglio verde, l'ultimo, infinito, raggelante miglio.

Emily & Vicky

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