FILM
REGIA: John
Crowley
NAZIONALITA': Irlanda,
UK, Canada
ANNO: 2015
(nelle sale italiane dal 4 febbraio 2016)
INTERPRETI E
PERSONAGGI: Saoirse Ronan (Eilis Lacey), Emory Cohen (Tony
Fiorello), Domhnall Gleeson (Jim Farrell), Julie Walters (Madge
Kehoe), Fiona Glascott (Rose Lacey)
DURATA: 111
minuti
GENERE:
Drammatico, Sentimentale
TRAILER: Brooklyn
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RECENSIONE DI:
Giorgia
VOTO: ★★★★★
Eilis Lacey è una
giovane ragazza che vive con la madre e la sorella Rose in una
cittadina irlandese nei primi anni del Novecento. A causa
dell'assenza di lavoro è costretta ad affrontare un lunghissimo
viaggio verso l'America per non gravare più sulle spalle della
sorella, unica lavoratrice della famiglia.
Inizia così il lungo
percorso di Eilis verso New York, con la sua valigia povera di
vestiti ma piena di paure. La ragazza timida, introversa e semplice
dell'Irlanda si trova catapultata in un mondo diverso, Brooklyn, dove
– per poter seguire i ritmi frenetici della Grande Mela – è
costretta a tirar fuori il coraggio e la personalità, dimenticando
la nostalgia pressante e dolorosa di casa. È l'incontro con Tony,
giovane italo-americano onesto e dolce, che finalmente le fa vivere
pienamente e con felicità la vita della città, finché una tragica
notizia proveniente da casa non sconvolgerà nuovamente la sua vita e
la costringerà a fare una scelta. Perché, cos'è veramente “casa”?
(Saoirse Ronan e Emory Cohen, nei panni di Eilis e Tony)
“Brooklyn” è una
delle pellicole candidate ai premi Oscar nella categoria “miglior
film”, insieme a “La grande scommessa”, “Il ponte delle
spie”; “Mad Max: Fury Road”, “The Martian”, “Revenant”,
“Room” e “Il caso Spotlight”. Di tutti questi film ho visto
finora solamente “The Martian” e “Mad Max” e devo dire che in
quanto a trama, intensità e profondità il film “Brooklyn” batte
di gran lunga gli altri due.
La storia, ambientata nei
primi del Novecento, è una storia estremamente attuale che si può
benissimo confrontare con i nostri giorni, con giovani uomini e donne
che cercano fortuna all'estero portando con loro una grandissima
speranza ma anche tanti sentimenti di nostalgia per ciò che lasciano
a casa.
Fa tenerezza vedere come
il personaggio di Eilis, interpretato da una brava e intensa Saorsie
Ronan (la ragazzina ormai cresciuta di “Amabili resti” che è
candidata come migliore attrice protagonista), si evolva in relazione
agli eventi della sua vita che cambiano. Già sulla nave diretta
verso l'America la vediamo alle prese con le prime “avventure da
adulta” e le prime disillusioni. Da ragazzina ingenua e spaventata
si trasforma in una donna alla moda, sempre gentile ed educata, ma
disincantata e matura. Saorsie Ronan è bravissima a rendere questo
cambiamento nel suo personaggio e, con esso, tutte le emozioni e i
sentimenti che lo accompagnano, dal dolore insopportabile per la
mancanza della famiglia, alla dolce scoperta dell'amore e della
felicità, alla forza d'animo in seguito ad una tragedia che la
spezza, fino alla presa di coscienza di quali siano i propri sogni e
i propri obiettivi e di come “casa” sia anche quella dove si è
costruita una vita con fatica e tenacia e non solo quella dove si è
nati.
A fare da contorno alla
storia di Eilis, vi sono tanti personaggi, alcuni dei quali riescono
ad allegerire la trama con momenti che strappano più di un sorriso
(come le scene delle cene nel pensionato, con la religiosissima
padrona di casa e le ochette molto snob che vivono con Eilis).
“Brooklyn” è un film
che dà molti spunti di riflessione e che non si limita ad essere un
film drammatico o sentimentale. Conto di vedere anche le altre
pellicole candidate all'Oscar e non mi stupirei se a vincere fosse un
film più d'impatto come “The Martian” o se il premio alla
migliore attrice andasse a qualcuna più quotata. Sicuramente però
questo film gareggia a testa alta e meriterebbe davvero di ottenere
una statuetta d'oro.
Il film è in lizza anche
per il premio di “miglior sceneggiatura non originale”, infatti
la sceneggiatura di Nick Hornby (più conosciuto come scrittore di
romanzi e la cui impronta si nota in alcuni aspetti del film) è
basata sul romanzo omonimo del 2009 di Colm Tòibìn. Inutile dire
che recupererò al più presto anche quest'ultimo!!
Buona visione!
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