TITOLO: Colpa delle stelle
AUTORE: John Green
EDITORE: Rizzoli
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2014
PAGINE: 356
PREZZO: 16 euro
GENERE: Narrativa
----------------------------------------------
RECENSIONE DI: Chiara
VOTO:★★★★☆
FILM
TITOLO: Colpa delle stelle
REGIA: Josh Boone
DURATA: 125 min
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
ANNO DI USCITA: 2014
GENERE: Sentimentale, drammatico
INTERPRETI: Ansel Elgort (Augustus Waters), Shailene
Woodley (Hazel Grace), Nat Wolff (Isaac), Willem Dafoe (Peter Van Houten), Sam
Trammel (Michael Lancaster), Laura Dern (Frannie Lancaster)
------------------------------------------------
RECENSIONE DI: Chiara
VOTO: ★★★★☆
Nel tardo inverno dei miei sedici anni mia madre ha
deciso che ero depressa, presumibilmente perché non uscivo molto di casa,
passavo un sacco di tempo a letto, rileggevo infinite volte lo stesso libro,
mangiavo molto poco e dedicavo parecchio del mio abbondante tempo libero a
pensare alla morte.
Sugli opuscoli che parlano di tumori o nei siti
dedicati, tra gli effetti collaterali del cancro c’è sempre la depressione. In
realtà la depressione no è un effetto collaterale del cancro. La depressione è
un effetto collaterale del morire.
Hazel ha 16 anni
ed è malata di cancro. Per volere dei genitori inizia a frequentare un gruppo
di supporto dove incontra Augustus “Gus” Waters, un ragazzo molto affascinante
che, come lei, ha avuto un cancro e, a causa del quale, gli hanno dovuto amputare
una gamba ma ora, per lui, quello è solo un brutto ricordo.
Tra loro nasce
subito un’intesa e pian piano Hazel se ne innamora, nonostante tutti i suoi
sforzi per evitare ciò perché non vuole ferire le persone che le stanno intorno
come possiamo leggere da questo passo
“Io non esco” ho detto. “Non voglio uscire con nessuno.
È un’idea terribile e un enorme spreco di tempo e…”.
“Tesoro” ha detto la mamma. “Cosa c’è che non va?”
“Sono una…una…una granata, mamma. Sono una granata e a
un certo punto esploderò e vorrei minimizzare le vittime okay?”
Così
Hazel e Gus si mettono insieme e lui, per farla contenta, arriva ad utilizzare
il suo desiderio per far incontrare Hazel con il suo scrittore preferito, Peter
Van Houten.
Ma
il loro tempo insieme non è molto….
Decisi
di leggere questo libro perché ne avevo sentito parlare tantissimo e, peraltro,
in modo molto favorevole ma ammetto di essere partita un po’ prevenuta perché
pensavo fosse una storiella banale.
Beh,
ci sono volute davvero pochissime righe per conquistarmi del tutto e primo fra
tutti è stato il fatto che la
protagonista è un’amante dei libri come me
A volte leggi un libro e ti riempie di uno
strano zelo evangelico che ti convince che il mondo frantumato che ti circonda
non potrà mai ricomporsi a meno che, o fino a quando, tutti gli esseri umani
non avranno letto quel libro! E poi ci sono libri come Un’imperiale afflizione,
di cui non puoi parlare con l’altra gente, libri così speciali e rari e tuoi
che sbandierare il tuo amore per loro sembrerebbe un tradimento
Inoltre,
un punto sicuramente a favore, è il personaggio di Gus (di cui non puoi non
innamorarti!!) con le sue metafore
Ha fatto scattare il coperchio e si è messo
una sigaretta tra le labbra.
“Non ci posso credere” ho detto. “Pensi che
sia figo?”[…]
“Non ti uccidono, se non le accendi” ha
detto mentre la mamma fermava l’auto praticamente attaccata al cordolo.
“E non ne ho mai accesa una. È una metafora,
sai: ti metti la cosa che ti uccide fra i denti, ma non le dai il potere di
farlo”.
Nel
complesso la storia è molto bella, per niente banale, ed è uno di quei casi in
cui ho trovato tantissime frasi stupende. Però, vi avverto che è anche molto triste
(è uno dei pochissimi libri che mi ha fatto commuovere!!) e quando sono
arrivata all'ultima riga, ho girato la pagina perché mi sembrava assolutamente
impossibile che fosse finito.
Per
quanto riguarda il film è stato veramente ben rispettato tanto che se avessi
avuto il libro con me giurerei che avrei potuto seguire le scene e i dialoghi parola
per parola.
Una
cosa fantastica! Fosse sempre così!
Gli
attori sono stati molto bravi, a mio parere, nell’impersonare Gus e Hazel, e sono
riusciti proprio a cogliere l’essenza dei personaggi.
Inoltre,
ma potrei sbagliarmi, giurerei di aver visto John Green nel film nel ruolo del
padre della bambina all’aeroporto (ma magari ho avuto le allucinazioni).
Inoltre,
con tutto che sapevo cosa sarebbe successo, è stato così straziante che non ho
potuto trattenere le lacrime.
Insomma,
un libro e un film strappalacrime che consiglio tantissimo a tutti, amanti del
genere e non.
Nessun commento:
Posta un commento