giovedì 15 ottobre 2015

Warm bodies

Titolo originale:  Warm Bodies
Anno:  2013
Genere commedia
Regia Jonathan Levine
Distribuzione Lucky Red
Durata 97 minuti
Interpreti e personaggi: Nicholaus Hoult (R), Teresa Palmer (Julie), Dave Franco (Perry), John Malkovich (generale Grigio), Analeigh Tipton (Nora), Rob Corddry (Marcus)

Voto★★★★

Uno zombie può provare sentimenti? Può innamorarsi? Può il suo cuore ricominciare a battere?
Queste sono le premesse da cui parte questo film, il cui protagonista è R (iniziale del suo nome che però non ricorda più), uno zombie, che insieme ad altri suoi simili passa la maggior parte del tempo in un aeroporto abbandonato da cui si allontanano solo per andare in cerca di qualcuno da mangiare. Proprio durante una di queste gite in città, si imbattono in un gruppo di giovani ragazzi che stanno facendo rifornimento di medicinali. In questo frangente R uccide, mangiandone il cervello (si so che così sembra terribile!!!), Perry, e in questo modo ne assorbe tutti i ricordi, compresi quelli relativi alla sua ragazza Julie che, tra l’altro, era in missione con lui. R sembra innamorarsi subito di Julie e decide di portarla con sé nell'aeroporto dove alloggia con l’intenzione di proteggerla finché non decide di aiutarla a tornare in città.


Iniziando a vedere questo film (che ho scoperto in seguito essere tratto dall'omonimo
libro di Isaac Marion) mi aspettavo un altro horror o un’ennesima parodia ma non è stato così…quello che mi sono trovata di fronte è stata, invece, una commedia romantica.
Inoltre, credo sia la prima volta che mi capita di vedere un film dove il protagonista è proprio uno zombie (invece dei soliti umani). Sua è anche la voce narrante che esprime i suoi pensieri, soprattutto all'inizio del film quando lui fatica a parlare.
R mi è piaciuto sin da subito per la sua simpatia (tanto che è il personaggio che ho amato di più nel film), come in questa scena

A un certo punto molli e basta, perdi ogni speranza, dopodiché non si torna indietro.
Questo è il futuro che mi aspetta. Bella schifezza! Io non voglio essere così. Sono solo. Mi sono perso… nel senso che mi sono proprio perso, non sono mai stato in questa zona dell’aeroporto!”

Le scene di questo genere non mancano di certo e rendono il film veramente gradevole da guardare.
È una storia inusuale e molto carina, motivo per cui ne consiglio la visione.

Chiara

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