giovedì 15 ottobre 2015

Coraline, dal libro al film

LIBRO

TITOLO:  Coraline
TITOLO ORIGINALE:  Coraline
AUTORE: Neil Gaiman
ILLUSTRAZIONI: Dave McKean
EDITORE: Mondadori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2003
PAGINE: 191
PREZZO COPERTINA: 9,50 euro
GENERE: Romanzo Fantasy, Letteratura per ragazzi
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RECENSIONE DI: Veronica “Fuzzy” 
VOTO: ★★★
                                                        FILM

TITOLO: Coraline e la porta magica
TITOLO ORIGINALE: Coraline
REGIA: Henry Selick
CASA DI PRODUZIONE: Laika Entertainment House ,Pandemonium
NAZIONALITA’: USA
ANNO: 2009
DURATA: 100 minuti
GENERE: Animazione, Dark Fantasy
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RECENSIONE DI: Veronica “Fuzzy”
VOTO: ★★★★
COERENZA CON IL LIBRO: ★★★★


TRAMA
Coraline si è da poco trasferita con la sua famiglia, avendo dei genitori molto presi dal lavoro per passare le giornate esplora la nuova casa incuriosita.
Scopre che ci sono tredici porte che conducono a stanze e corridoi, e poi c’è una porta che dà su un muro di mattoni. Oltre quel muro dovrebbe esserci un appartamento vuoto ma forse non è la verità!
Una sera scopre che dietro la porta al di là di un corridoio scuro c’è un mondo parallelo simile al suo ma molto più divertente ed eccitante. Ma quello che sembra il mondo perfetto si trasforma ben presto in qualcosa di spaventoso e Coraline dovrà trovare il coraggio per sconfiggere il buio…

CURIOSITA’
l Nel libro inizialmente il nome della protagonista era “Caroline” ma sul computer era uscito “Coraline”, Neil Gaiman ha deciso poi di non correggerlo.
l E' stato il primo film d’animazione in stop-motion ad essere girato in stereoscopia con una doppia fotocamera digitale che consente di vederlo in 3D, la lavorazione è durata quasi tre anni.
l Nel film sono presenti delle Easter Eggs (elementi di altri film/personaggi):


- Il viso del regista sul dollaro
- L’altro padre ha pantofole di Monkeybone
- La faccia di Jack Skeletron si vede nel tuorlo di un uovo rotto




CONSIDERAZIONI
La storia mi ricorda un po’ “Alice nel Paese delle Meraviglie” in quanto Coraline va in un mondo parallelo come Alice ed è circondata da personaggi strambi, si differenzia invece per i tratti dark/horror.
Nel film questo aspetto è ancora più evidente grazie ai dettagli ben curati della fotografia e alle musiche che rendono davvero tutto più sinistro.

Il libro è molto breve ma Neil Gaiman con la sua scrittura semplice e diretta e le descrizioni dettagliate ci catapulta direttamente nel racconto quasi che ci sembra di essere lì con Coraline a sconfiggere le nostre paure.
Affronta argomenti molto reali, come le incomprensioni tra genitori e figli e l’abitudine di pensare che il “perfetto” è meglio ma forse non è così e la felicità si trova anche nell’imperfezione.

“Le fiabe dicono più che la verità. E non solo perché raccontano che i draghi esistono, ma perché affermano che si possono sconfiggere.”

Personalmente ho visto prima il film e poi ho letto il libro, avevo quindi un po’ paura a leggerlo perché ho adorato il lavoro di H. Selick e pensavo di trovare una storia magari, come spesso accade, molto diversa e quindi di rovinarmi l’amore verso il film.
Posso però felicemente dire che in questo caso è talmente fedele al racconto originale che le differenze sono davvero poche. L’unica veramente importante è che nel film abbiamo la presenza di Wybie mentre nel libro non esiste, di conseguenza non troviamo nemmeno sua nonna e la gemella scomparsa, per questo motivo ho dato una stellina in meno nella coerenza.
Nel film è stato creato questo personaggio per non far parlare Coraline da sola in quanto nel libro si leggono i suoi pensieri che potrebbe essere piacevole in una lettura ma un po’ meno in una pellicola.
I due hanno un bel rapporto d’amicizia, Wybie è un ragazzino sempre nervoso ed è attratto dalle cose strane, va sempre in giro con un gatto nero e gli piace scherzare sul nome di Coraline, inoltre ha un ruolo importante nell’aiutarla nell’altro mondo.
Intorno al suo personaggio si crea una storia riguardante la nonna, proprietaria della casa di Coraline, che da bambina aveva una gemella che poi è scomparsa in quell'abitazione, vieta quindi al nipote di entrarci.
Non trovare tutto questo nel libro mi è dispiaciuto, era un bel personaggio che mi faceva sorridere ma capisco i motivi per cui è stato creato e in effetti hanno reso il film davvero piacevole da guardare.
I personaggi sono stati rappresentati magnificamente, i genitori di Coraline sono sempre presi dal loro lavoro, sembrano fare tutto senza prestare molta attenzione, trascurano la figlia e ignorando le sue passioni.

I vicini sono buffi e folli proprio come nel libro, Miss Forcible e Miss Spink sono due attrici del passato, ormai ingrassate e invecchiate, che non si esibiscono più ma ricordano spesso i bei tempi passati.
Hanno molti cani e sono capaci di leggere le foglie di tè, grazie a questo dono intuiscono che Coraline è in pericolo e cercano di aiutarla regalandole una specie di talismano, un sassolino bucato al centro che “funziona contro le cose brutte”. Questo sassolino sarà molto utile a Coraline per la sua caccia al tesoro contro l’altra madre.



C’è anche Mr. Bobinkski (nel libro Mr. Bobo) che Coraline chiama “il vecchio pazzo”, è un ex acrobata del circo e dice di allenare dei topi per uno spettacolo musicale e di abilità. Anche lui cerca, tramite i topi che gli riferiscono il messaggio, di avvisare Coraline del pericolo che potrebbe correre. Inizialmente non gli crede ma poi capisce che i topi sono degli intermediari tra il mondo vero e quello oltre la porta.


Ad aiutare Coraline c’è anche un gatto nero che è in grado di muoversi liberamente tra i due mondi, sapendo strade nascoste di cui solo lui è a conoscenza. Nel mondo oltre la porta ha il dono della parola che gli permette di far comprendere a Coraline la realtà di quel luogo.



Tutti i personaggi hanno un alter ego nell’altro mondo, dove al posto degli occhi hanno cucito dei bottoni, ad esclusione del gatto.
L’altra madre è premurosa e attenta con Coraline, le prepara cose buone da mangiare, la fa divertire, adora i giochi e la riempie di attenzioni.
Ma è solo apparenza in quanto la “megera” costruisce apposta mondi perfetti per attirare bambini e poter così rubare e nutrirsi delle loro anime.
Coraline infatti scopre le reali intenzioni dell’altra madre e decide di affrontarla con coraggio, sfidandola ad una caccia al tesoro, per potersi salvare.

“Essere coraggiosi non significava affatto non avere paura. Essere coraggiosi significava proprio avere paura, molta paura, una paura da matti, e ciò nonostante fare la cosa giusta.”

Riuscirà ad avere la meglio e sconfiggerla?

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